Il futuro ci spaventa. Il clima di fiducia nel Paese da 96,3 a 89,0

24 Aprile 2012   10:41  

In aprile l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce da 96,3 a 89,0.

A dichiararlo è l'Istat in una della sue analisi.

Il peggioramento, spiege l'Istat,  è diffuso a tutte le componenti, ed è particolarmente marcato per il clima economico generale che scende da 85,4 a 72,1, mentre il clima personale scende in misura meno accentuata (da 100,1 a 94,3).

In forte calo risultano anche l'indicatore riferito al clima futuro, che passa da 86,3 a 76,6, e quello relativo alla situazione corrente (da 102,6 a 96,7).

I giudizi e le aspettative sull'andamento generale dell'economia Italiana risultano in forte peggioramento (i saldi diminuiscono rispettivamente da -111 a -127 e da -45 a -69). Aumenta significativamente il saldo delle risposte relative all'evoluzione futura della disoccupazione (da 88 a 106).

Peggiorano i giudizi e le previsioni sulla situazione economica della famiglia (rispettivamente da -54 a -63 e da -25 a -39) e le valutazioni prospettiche sul risparmio (il saldo scende da -71 a -85). In calo sono i giudizi sulla convenienza all'acquisto di beni durevoli (da -84 a -100).

I giudizi sull'evoluzione recente dei prezzi al consumo risultano in lieve crescita (il saldo sale da 89 a 91). Le valutazioni prospettiche sull'evoluzione nei prossimi dodici mesi segnalano una accentuazione della dinamica inflazionistica (il saldo sale da 33 a 50).

A livello territoriale il clima di fiducia peggiora marcatamente in tutte le ripartizioni.

Nel Mezzogiorno, nel quale l'Istat include l'Abruzzo, l’indice del clima di fiducia dei consumatori risulta in diminuzione da 96,2 a 86,5, con una caduta particolarmente ampia per quello relativo alla componente economica (da 85,9 a 66,7).


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