Il giorno del Conclave: dopo la messa pro eligendo l'ingresso dei vescovi nella Cappella Sistina

12 Marzo 2013   11:53  

Si apre oggi il Conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI. Dopo essersi trasferiti nella residenza Santa Marta, in Vaticano, i cardinali - sia elettori che ultraottantenni - parteciperanno alle 10.00 di stamane nella basilica di San Pietro alla messa "pro eligendo Pontifice" celebrata dal decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano.

Quindi alle 16.30 avranno luogo l'ingresso in Conclave e il giuramento per l'elezione del Papa, cui potrà seguire la prima votazione. I riti di oggi pomeriggio prevedono alle 16.15 il riunirsi dei 115 elettori nella Cappella Paolina da dove alle 16.30 partirà la processione attraverso la Sala Regia per giungere all'ingresso della Cappella Sistina.

Qui avverrà il giuramento, seguito dall'"extra omnes", cioé la formula del cerimoniere pontificio che dichiara l'uscita di chi non partecipa al Conclave. Seguirà la "meditazione" del cardinale maltese Prosper Grech. Quindi il possibile primo scrutinio e l'attesa "fumata", che difficilmente stasera potrà essere bianca, cioé indicare l'avvenuta elezione del nuovo Pontefice.

La giornata viene chiusa dalla recita dei Vespri. Da domani gli scrutini potranno essere quattro al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, con due fumate, fino a quello da cui risulterà eletto il nuovo Papa, per il quale occorrerà un quorum di due terzi dei consensi, pari a 77 voti.

I nomi da cui partire ci sono, da un lato con l'italiano Angelo Scola, dall'altro col brasiliano Odilo Pedro Scherer, ma non c'é ancora la sensazione di candidature risolutive. C'é divisione tra i cardinali che entrano domani in Sistina: non solo sui nomi cui dare il voto, tanto che i "pacchetti" di consensi sono ben lontani dalla necessaria quota 77, ma anche - e questo ne è il presupposto - sulle priorità del futuro governo della Chiesa, e persino su quanto potrà durare il Conclave. Sta di fatto che, all'atto della prima votazione, "che difficilmente ha esito positivo", ha sottolineato ieri lo stesso padre Federico Lombardi, "c'é da aspettarsi la fumata nera".

Tra i 115 che devono eleggere il successore di Benedetto XVI si registrano visioni diverse anche sui tempi del Conclave. Da una parte c'é il fronte dei "curiali" e degli italiani che ha fretta di chiudere.

Dall'altra quello di molti stranieri che ritengono ci sia bisogno di più tempo, di saggiare meglio le varie possibilità. Quella che al momento appare più forte è la candidatura del cardinale di Milano Angelo Scola, ma la "dote" di voti che porterebbe con sé, una quarantina, è ben al di sotto del quorum dei due terzi, pari a 77.

La Messa 'pro eligendo' che precede l'inizio del conclave è in corso nella Basilica di San Pietro. E' celebrata in latino, fatta eccezione per le letture e alcune intenzioni di preghiera: la prima lettura in inglese, il salmo in italiano, la seconda lettura in spagnolo. Il Vangelo è invece cantato e pronunciato in latino. Sono previste preghiere in francese, swahili (lingua di molti Stati africani), portoghese, malayalam (lingua parlata in India, principalmente nel Kerala) e tedesco. I 180 porporati che concelebrano la Messa 'pro eligendo' nella Basilica di San Pietro sono entrati in processione ed hanno baciato l'altare. A presiedere è il decano del Collegio, cardinale Angelo Sodano.

Concelebrano tutti i cardinali, elettori e non elettori. Tutte le navate della Basilica di San Pietro, dove si sta celebrando la Messa per l'elezione del pontefice, sono gremite. Ai primi posti intorno all'altare, dopo i cardinali, ci sono vescovi e arcivescovi.

Seguono gli altri ecclesiastici, sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose. La basilica è anche affollata di semplici fedeli. Nella prima fila dei vescovi e arcivescovi nella Basilica di San Pietro, dove si sta celebrando la Messa 'pro eligendo', c'é il Prefetto della casa pontificia, Monsignor Georg Gaenswein, il segretario del Papa emerito Benedetto XVI

 


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