Il giorno del ricordo nella città dell'Aquila

13 Febbraio 2014   09:31  

Ricordando…le vittime di ogni guerra e di ogni inutile massacro, ricordando, alla vigilia di una data così importante, come il 10 febbraio, gli italiani trucidati dai partigiani titini dal settembre del ’43 fin dopo la conclusione della II Guerra Mondiale.

 Presso la Chiesa di S.Bernardino in Piazza d’Armi (L’Aquila), si è svolta la cerimonia di commemorazione delle migliaia di morti e di vittime innocenti gettate vive e lasciate perire negli inquietanti inghiottitoi naturali di cui è ricco l’Altipiano carsico, ovvero le foibe.

Alla messa vespertina della domenica celebrata alle 18:00 da Padre Marcello e da Padre Quirino, è seguita una toccante preghiera innalzata dalla Professoressa Aniceti, nonché la testimonianza storica di Livio Gobbo, novantenne superstite alla disumana pulizia etnica dell’Istria, il quale ha ricordato con profonda commozione tutti i giovani e meno giovani crudelmente infoibati solo perché rei di essere italiani, ed in molti casi, in dissenso con il regime comunista di Tito.

Un’occasione importante, quella vissuta soprattutto perché ha offerto lo spunto per avviare una riflessione sulle modalità di trasmissione delle vicende storiche e sul tema del Ricordo. Tra i presenti, il Cavaliere Osvaldo Ciocca, il Colonnello Marcello Rocchi, Mario Coda, presidente del circolo de “Il Borghese” di L’Aquila, nonché il Professor Alessandro Cesareo, il quale ha fornito un completo ed alquanto significativo quadro storico nel quale si colloca questo vergognoso eccidio tutto antitaliano.

C’è dunque da riflettere, affinché tutti i massacri e tutti i morti trovino uguale dignità e rispetto presso i vari organi d’informazione ed in tutte le sedi preposte alla diffusione ed alla divulgazione delle notizie.

 

Circolo de Il Borghese- L'Aquila


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