Il milione di Saccenti è una bufala. Aduc: ''Il titolo è prescritto''

03 Giugno 2013   13:06  

Stava commuovendo l'ltalia la storia del signor Massimo Saccenti che, dopo aver ritrovato un vecchio titolo di stato del 1938, aveva deciso di devolvere metà del milione di euro maturati per la ricostruzione dell'Aquila.

Spiega infatti l'associazione di consumatori Aduc: secondo non pochi pronunciamenti di giurisprudenza, inclusa la Corte di Cassazione, le somme giacenti sui libretti e conti correnti sono prescritte se non richieste entro dieci anni dalla data dell'ultima annotazione. E relativamete all caso Saccenti.

''Si tratta della solita leggenda metropolitana che si presenta ciclicamente - prosegue l'Aduc, il diritto a riscuotere capitale ed interessi di quel titolo è prescritto da "qualche annetto", diciamo.

Se non fosse prescritto, inoltre, il beneficiario potrebbe incassare al massimo il capitale di 1600 lire più gli interessi indicati nel titolo, e non certo la stratosferica rivalutazione monetaria che, secondo gli "esperti" che spacciano queste notizie, consentirebbe a tante persone di diventare milionarie.

La notizia, quindi, è uno dei tipici artifici troppo spesso messi adottati anche da avvocati che cercano di farsi pubblicità a buon mercato.

A suo tempo, tanto per fare un esempio niente affatto casuale, ci occupammo della bufala dei vecchi libretti di risparmio spacciata dal "famoso" avvocato Giacinto Canzona.

Sarebbe anzi ora che chi di dovere (magistratura, ordine degli avvocati) intervenga con seri provvedimenti nei confronti di chi promette guadagni milionari per farsi pubblicità a buon mercato.

Anche una maggiore attenzione da parte delle agenzie giornalistiche, che puntualmente cascano in queste trappole, non guasterebbe affatto.''

La bella storia del signor Saccenti ha dunque tutta l'aria di essere una bufala.

 


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