Il mistero della donna torturata che denunciò le tangenti a Pescara

20 Marzo 2009   15:01  

La donna di 40 anni, Silvana Sisti, trovata ieri a Roma, legata e con una finta cintura esplosiva in una stanza di un affittacamere in via Volturno, vicino alla stazione Termini, dovrà testimoniare a breve in un processo per violenza sessuale. La donna, sindacalista dell'organizzazione di base Confenal (Confederazione nazionale dei lavoratori), si occupa nella sua attività sindacale di stalking e mobbing e ha la delega al settore legale ed amministrativo. La sindacalista in passato era anche stata minacciata proprio per le sue azioni di tutela dei lavoratori. Secondo quanto si apprende l'ipotesi che quanto avvenuto ieri nella pensione di via Volturno possa essere legato alla testimonianza della sindacalista al processo per violenza sessuale, viene valutato dagli inquirenti come una probabile ipotesi di lavoro.

Alla donna era arrivata circa un mese fa una lettera minatoria legata proprio al fatto che avrebbe dovuto deporre in un processo per stupro in qualità di teste contro l'imputato. La lettera minatoria, senza timbri che ne indicassero la provenienza, era stata recapitata, probabilmente a mano, nella sede della Confenal a Roma. Proprio dal sindacato commentano che "l'uomo e la donna che ora ono ricercati per l'aggressione sarebbero solo gli esecutori e non i mandanti". Ieri, ascoltata dagli agenti della polizia, la sindacalista avevano indicato come suoi aggressori un uomo e una donna sui 50 anni entrambi con accento siciliano.

Silvana Sisti, la sindacalista di 40 anni trovata ieri un affittacamere a Roma legata e con uan finta cintura esplosiva, è stata con il suo sindacato Confenal (Confederazione nazionale dei lavoratori) promotrice dell'esposto alla magistratura circa presunte irregolarità e tangenti sulla gestione dei cimiteri di Pescara. Dall'esposto scaturì un'inchiesta che vide coinvolto anche l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso.


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