Il paradosso della Di Pasquale: anche vincendo il ballottaggio non avrebbe la maggioranza

Rischio "anatra zoppa" per la candidata sindaco PD

30 Maggio 2014   12:58  

Una situazione a dir poco paradossale, quella che potrebbe scaturire dall'esito del ballottaggio del prossimo 8 giugno volto a decidere chi, tra Maurizio Brucchi (FI) e Manola Di Pasquale (PD), sarà il prossimo sindaco di Teramo.

Qualora a vincere dovesse essere la Di Pasquale, infatti, con ogni probabilità non otterrebbe la maggioranza in consiglio comunale, dal momento che le liste di appoggio al rivale Brucchi hanno nel complesso raccolto il 50% totale dei consensi.

Di conseguenza, un'eventuale maggioranza della candidata di centrosinistra sarebbe tale solo per modo di dire. Un paradosso che gli analisti politici tendono a denominare metaforicamente "anatra zoppa", che potrebbe essere evitata di fatto solamente appellandosi ad alcune sentenze del Consiglio di Stato risalenti al 2011.

In quell'anno, infatti, in occasione delle amministrative di Cagliari il candidato Massimo Zedda vinse al ballottaggio contro un avversario le cui liste di appoggio al primo turno avevano ottenuto il 53% dei voti. La commissione elettorale chiamata a ratificare l'esito riconobbe comunque al nuovo sindaco e al suo schieramento il premio di maggioranza proprio in base all'interpretazione della norma in base a sentenze del Consiglio di Stato su casi analoghi.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore