Il piano sanitario arranca in commissione. L´opposizione attacca

21 Marzo 2007   13:54  
"La maggioranza, presentando ben 83 emendamenti, sta facendo ostruzionismo a se stessa ed è drammaticamente divisa sul Piano di riordino sanitario". Lo denunciano le opposizioni a margine della Commissione sanità che è tornata a riunirsi questa mattina. "Difficile che riescano nell´impresa di far quadrare il cerchio - attacca l´Udc con Mario Amicone - entro la data fatidica del 27 marzo, termine ultimo per presentare il piano al vaglio del governo". A seguire gli affondi di Italia di mezzo e An: "Il piano - afferma Fabrizio Di Stefano di An - vuole chiudere gli ospedali minori. Il concetto di ospedale-territorio altro non è infatti che un poliambulatorio. In più non si vede una significativa riduzione delle spese". "La maggioranza è divisa trasversalmente - aggiunge De Matteis dell´Italia di Mezzo - in base ai territori e agli interessi che devono curare, in particolare gli interessi, enormi, delle cliniche private. Non vi è poi nessun accenno all´aziendalizzazione degli ospedali di Chieti e di L´Aquila". Ribatte Camillo Cesarone dello Sdi: "Non è vero che siamo divisi, stiamo solo cercando gli equilibri migliori al fine di far approvare il consiglio regionale il Piano così come è stato licenziato dalla giunta". FT

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