Il portavoce di Chiodi: ''Il balzello sulle ricette mediche lo ha messo il Governo, non la Regione''

28 Giugno 2012   17:07  

"Se i consiglieri regionali Acerbo e Saia pensano davvero che la Regione, di sua iniziativa, possa cancellare, in un sol colpo, la quota fissa di 10 euro sulle ricette, vuol dire che vivono nel mondo dei sogni. Oppure fanno semplicemente finta di ignorare che quell'"iniquo balzello", ci e' stato imposto lo scorso anno dal Governo nazionale. Spero che sia chiaro una volta per tutte".

Cosi' il portavoce del presidente della Regione, Enrico Mazzarelli, replica alle sollecitazioni provenienti dai due consiglieri regionali Maurizio Acerbo e Antonio Saia che, a tal proposito, hanno presentato un'interpellanza al capo dell'Esecutivo regionale.

"Si tratta - ribadisce Mazzarelli - di un prelievo imposto da una legge dello Stato alla quale abbiamo cercato di mettere riparo.

Infatti, nella Finanziaria regionale, avevamo previsto che il contribuito dovuto dagli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale per le prestazioni di diagnostica strumentale di laboratorio e per le visite specialistiche, sebbene maggiorato del ticket di 10 euro, non dovesse superare l'intero costo della prestazione prevista dal tariffario nazionale.

Tuttavia, il Governo ha osservato la norma perche' in contrasto con una legge dello Stato. Riguardo, poi, alle circolari inviate dalle Asl ai medici di base, non si tratta di ritenerle legittime o meno.

E' stato il tavolo di monitoraggio interministeriale a pretendere che le Asl allertassero i medici di medicina generale affinche' quella norma, osservata dal Governo, non venisse applicata"


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