Il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano ha tenuto oggi la tradizionale conferenza stampa di fine anno.Hanno partecipato anche il Vice Presidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico, e il consigliere regionale Paolo Palomba.
A seguire il bilancio di cinque anni di attività del consiglio regionale illustrato dal presidente Pagano:
''Dopo cinque anni non facili e pesantemente segnati dal terremoto del 6 aprile 2009, oggi consegniamo agli abruzzesi una Istituzione regionale risanata e riorganizzata.
La IX Legislatura rappresenta la discontinuità con il passato per i risultati ottenuti, che sono la base per avviare un percorso nuovo a partire dalla X legislatura.
La sfida posta in essere in questa Legislatura è stata quella di ricostruire la credibilità dell’Istituzione nel cambiamento, che è stato possibile grazie ad una azione reale di “spending review” e di interventi istituzionali importanti.
In tema di tagli alla spesa pubblica, non si può non ricordare il riordino degli Enti regionali, con la soppressione dell’Azienda regionale per l’edilizia e il territorio, dell’Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo, dell’Azienda di promozione turistica regionale e dell’Ente Abruzzo lavoro.
Nel 2012 attraverso la legge di riforma dello Statuto, è stato ridotto il numero dei consiglieri e degli assessori regionali, che dalla prossima legislatura saranno rispettivamente 31 e 6, a fronte dei 45 e 10 di oggi.
Un altro obiettivo che abbiamo raggiunto riguarda la riduzione dei costi complessivi del Consiglio regionale, da 33 milioni di euro del 2009 a 26.
Un risultato ottenuto grazie a una politica di contenimento e razionalizzazione delle spese, che ha permesso di ritornare ai livelli di spesa del 2002.
Intensa, anche l’attività legislativa del Consiglio regionale nel corso della nona legislatura.
Negli ultimi 5 anni l’Assemblea ha approvato 261 nuove leggi, 159 delle quali di iniziativa consiliare.
Un trend che è iniziato fin dall’insediamento, invertendo in Abruzzo quel rapporto che vede in altre Regioni una prevalenza dei disegni di legge presentati dalla Giunta regionale rispetto alle proposte del Consiglio.
Grande attenzione è stata poi riservata alla qualità della normazione e al riordino del sistema legislativo regionale, con l’abrogazione complessiva di 332 leggi.
Oggi ci si chiede se sia giusto puntare ancora sul ruolo delle Regioni, come enti di collegamento tra Stato e territorio.
Io sono convinto della centralità dell’Ente Regione. Non ci dobbiamo dimenticare che le Regioni sono diventate un elemento distintivo del nostro Stato e in questi 43 anni hanno contribuito in modo determinante a ridisegnare l’identità dei territori, a dare voce alle comunità, difendendo i loro interessi e i loro bisogni.
La Nona Legislatura ha visto un rilancio e un’intensificazione dell’attività delle autorità indipendenti.
Il Difensore civico, dal 2009 a oggi, ha esaminato 2800 istanze, la gran parte delle quali risolte spontaneamente da parte degli Enti coinvolti. Solo una piccola percentuale non è stata definita per mancato riscontro o non adempimento da parte della pubblica amministrazione.
Il Corecom, negli ultimi 5 anni, ha notevolmente intensificato la sua attività: le istanze pervenute dal 2009 al 2013 sono state circa 9mila, tutte riguardanti controversie tra cittadini e operatori della comunicazione. Solo nell’ultimo anno il valore degli indennizzi ha sfiorato il milione di euro''