Il rione Terravecchia trionfa al Palio del Barone

di Nicola Facciolini

18 Agosto 2010   15:16  

Il Medioevo rivive magicamente protagonista dell'estate aprutina grazie all'infaticabile Ennio Guercioni presidente dell'Associazione culturale "Due Torri" di Tortoreto, per dare vita, anima e copro a un Grande Evento culturale. Che quest'anno si fregia del plauso del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, nel ricordo sempiterno del Presidente Emerito della Repubblica Italiana e Senatore Francesco Cossiga, protagonista della vita democratica repubblicana italiana, scomparso il 17 agosto 2010 alle ore 13:18. Nonostante la fresca brezza estiva, tutto è filato liscio come l'olio. Capitano del Popolo è il Sindaco Generoso Monti alla testa di 556 figuranti con le delegazioni ufficiali dei palii ospiti insieme ai cavalieri belligeranti di San Severino Marche vincitori del Premio Italia Medievale. Messere Metellio diretto in Terrasanta dopo la sosta della "sua fera" al caravanserraglio, ha meravigliato e stupito tutti. Ctapultati nell'Anno Domini 1234 al tempo del Barone Roberto (interpretato da Gabriele Barcaroli) e dell'imperatore Federico II di Svevia, cittadini e turisti si sono lasciati stregare dall'atmosfera di festa

Il Barone Roberto parteggiava per l'imperatore Federico II nelle lotte tra il Papato e l'Impero. Quando l'imperatore sconfisse la lega lombarda, assegnò al Barone Roberto un prigioniero da sorvegliare, il piacentino Omodeo Contanello, catturato da miliziani del Sacro Romano Impero, presente in ceppi tra i figuranti del corteggio, custodito nel castello e graziato a furor di popolo dopo un'aspra battaglia tra scaramucce, giudizi e sentenze a colpi di vere spade scintillanti, tra Guelfi e Ghibellini. Alla corte del Barone Roberto di Turturitus, significativa la partecipazione delle delegazioni ospiti del Palio del Duca di Acquaviva, del Palio della Cavalcata dell'Assunta di Fermo, del Palio dei Castelli di San Severino Marche e gli sbandieratori di Porta Solestà (Ascoli Piceno).

In piazza della Fiera e in piazza Libertà, la caccia al biglietto introvabile per la Cena dei Nobili è finita in poco tempo. Registrato il tutto esaurito. In questa edizione fantasmagorica, per la prima volta a Tortoreto, i mestieranti medievali, l'Università di Grattazzolina e le danzatrici-mangiafuoco di Urbino. Spettacolari le evoluzioni di due giovanissimi falchi lanciati con grande maestria dai falconieri di Macerata. La più giovane d'Italia (www.falconeria.org), Agnese di anni 10, guidata da papa Patrizio, con il suo falco Camille, ha incantato il pubblico di volontari di scena, musici, giullari, fachiri, danzatrici, armigeri, arcieri, nobili madonne, messeri, mestieranti e centinaia di turisti. Padre, madre e figlia, un'intera famiglia votata al "governo dei falchi", la falconeria, un'arte antichissima per chi sa allevare e comandare questo nobile predatore dei cieli nel pieno rispetto delle leggi di natura.

Emozioni alle stelle a mezzanotte con l'incendio della Torre dell'orologio. Grazie all'Associazione Due Torri questa rievocazione storica dell'incontro tra il Barone Roberto e i Duchi d'Acquaviva Rinaldo e Foresteria, è ormai saldamente incastonata nei cuori di tutti. In primis di ospiti e turisti idealmente creati dal Sindaco Monti, in una singolare investitura cavalleresca, "cittadini speciali di Tortoreto", e dei residenti. Che animano ogni anno l'unico Grande Evento medievale in provincia di Teramo e in Abruzzo con le radici nella Storia. Protagonisti di rilievo sono i cavalieri delle due partigianerie (le Aquile imperiali e lo scudo crociato lombardo) nell'ardita impresa di liberare e/o difendere il prigioniero dei tortoretani. Dulcis in fundo la quarta edizione del Banchetto de lo Barone Roberto in scena nella storica Piazza Libertà (secondo atto del Palio di Tortoreto, con cena medievale dei nobili serviti e riveriti la sera del 17 agosto 2010), a cura del maestro chef del ristorante Parco dei Piceni di Campovalano di Campli.

Al desco del Barone, protagonisti sono ancora i giocolieri, fauni danzanti, mangiafuoco e i giovani volontari "servili" di Acquaviva Picena e Tortoreto in un'edizione che continua a stupire, confermando la formula vincente di Ennio Guercioni e del suo staff: rivisitare arti, storia e gastronomia medievali, con stile, preparazione e coinvolgimento di massa. Centinaia di figuranti animano la seconda serata. In omaggio, la coppa del Barone e foto-ricordo in abito medievale. La Cena dei Nobili propone ogni anno ottime portate rigorosamente medievali, del tipo: cacciannanza con guanciale, frittate variegate, sgonfiotto in pasta bianca con ceci, formaggio del Barone con miele, fava, salvie pastellate (primum ferculum), zuppa mista di ceci, farro, lenticchie e fagioli (secundum), sfogliata alle verdure (terzium), maiale arrosto, bocconcini di vitella con purea di farro e ruspante del Baronato all'arancia con cicoria selvatica (quartum). Poi, per sigillare lo stomaco, tarallucci e vino cotto del Barone.

Ennio Guercioni, presidente dell'Associazione Due Torri, pensa già all'undicesima edizione. "Sarà un Palio del Barone AD 2011 con sorprese a non finire, lo speriamo. Oggi ringrazio in particolare tutte le Amministrazioni comunali di Tortoreto che in questi dieci anni hanno creduto nel nostro lavoro e nel nostro impegno - rivela Ennio Guercioni - che è poi fonte di grandi responsabilità. Saluto con particolare gratitudine ed affetto le Autorità, gli sponsor, i volontari, gli amici dell'Associazione Due Torri, i cittadini, le delegazioni dei palii ospiti, i giornalisti e tutti coloro che, sensibili a questa nostra manifestazione, ci permettono di realizzare e concretizzare con il proprio sostegno il progetto del Palio del Barone che guarda al futuro: ancora una volta abbiamo registrato il tutto esaurito nella Cena dei Nobili con molte richieste impossibili da accontentare".

Nell'affascinante cornice medievale di Tortoreto (227 mt.), protagonisti sono i figuranti negli abiti storici confezionati dalla sarta ascolana Anna Marini per un evento corale, culturale e sociale. Il Sindaco Monti ha ringraziato le Autorità, i fratelli Aquilani presenti e le delegazioni dei palii ospiti del Duca, le fanciulle della scuola di danza Ètoile diretta da Mara Recinelli di Giulianova, i giocolieri, gli armigeri, i fachiri, i focolieri di Urbino che animano gli spettacoli. La rievocazione affonda le sue radici nella storia. "Un ringraziamento speciale - afferma Guercioni - alla Banca Picena Truentina, al suo presidente dott. Gino Gasparretti, alla Regione Abruzzo, alla Provincia di Teramo e al Comune di Tortoreto". Il dotto presentatore del Palio, l'accademico messere Fabio Di Cocco, pluripremiato attore teatrale, è riuscito a governare magistralmente uno spettacolo fluido e piacevole, immortalato dai network televisivi regionali. "Il prossimo anno, se Dio vuole, faremo di meglio, per donare a tutti il sogno della nostra storia: inizieremo da settembre i preparativi" - annuncia Guercioni. Due serate indimenticabili, perfette e sicure grazie anche alle Forze dell'ordine ed alla Protezione civile. La nascita di una festa autenticamente medievale della Contea Aprutina (Teramo), non è poi così lontana, se i Quartieri Storici di Teramo, sapranno rispondere.

"Il personaggio tra i più famosi delle famiglie feudali del Teramano - rivela il professor Giuliano Rasicci - è senza dubbio Berardo da Tortoreto come attesta nel 1917 lo storico Francesco Savini di Teramo. Si presume che il Barone Roberto sia stato il fratello maggiore di Berardo. Dopo la morte del grande Federico II di Svevia, l'Università di Tortoreto fu concessa al vicerè Berardo, eletto Giustiziere d'Abruzzo della corte di Carlo d'Angiò il 20 novembre 1269...".
"Non avevamo visto nulla di simile in provincia di Teramo" - rivela entusiasta una turista. Allora, magno gaudio!

 


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