''Il rischio è che dopo le celebrazioni, tutto sia come prima''

05 Aprile 2012   16:19  

'' A tre anni dal sisma gli Aquilani si raccolgono in silenzio per non dimenticare e con la speranza di non essere dimenticati dalle Istituzioni e dal Governo nazionale.

Sono stati tre anni di sofferenza e di incertezza su tutto, con una gestione della ricostruzione che ha fatto acqua e che ha ritardato nei fatti la rinascita della città.

La stessa ultima Ordinaza n° 4013 del 23 marzo non ha chiarito né velocizzato l’iter di approvazione dei progetti delle case E ed, al contempo, ha rafforzato la gestione commissariale, invece di eliminarla come promesso.

In questo senso, sono condivisibili più le parole di denuncia dell’arcivescovo, Molinari, che le promesse tutte da verificare del Ministro, Barca che, comunque, con la sua presenza al corteo dimostra la sua vicinanza alla città.

Certamente, la presenza del Premier Monti avrebbe avuto un significato diverso ed avrebbe ribadito la centralità della Questione L’Aquila nell’agenda di Governo, senza la quale sarà difficile per qualunque Sindaco ridare un futuro dignitoso alla città.

Il rischio reale è che dopo le celebrazioni della ricorrenza, senza un impegno forte del Premier e senza una Legge specifica per la ricostruzione, tutto continuerà come prima: Monti replicherà le gesta di Berlusconi, sprecando ancora 1,3 milioni al mese per la Filiera dei tecnici e lasciando che la confusione burocratica rallenti la ricostruzione e favorisca solo chi pensa di fare gli affari con il terremoto.''

Lelio De Santis Segretario cittadino I.d.V.

 

 


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