Il sindacato chiede alla Carispaq un piano industriale di rilancio

30 Marzo 2012   13:42  

''A seguito della presentazione del piano industriale 2012-2014 del gruppo Banca Popolare dell'Emilia Romagna che prevede, tra l'altro, la fusione nella capogruppo della Banca Popolare di Lanciano e Sulmona, della Popolare di Aprilia, di Meliorbanca e della Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila, si è aperto un dibattito sul futuro di quella che è stata - e dovrà continuare ad essere - la banca del nostro territorio: la Carispaq.

Nel condividere le preoccupazioni che da più parti sono state espresse in questi giorni, riteniamo opportuno impegnarci per un confronto ed una interlocuzione veri e stringenti sul piano industriale BPER, con l'obiettivo indifferibile non solo di garantire al territorio politiche del credito di qualità, ma anche i livelli occupazionali delle banche oggetto della fusione che operano nel territorio.Sarebbe paradossale che un'area interessata, nei prossimi anni, da forti investimenti finalizzati alla ricostruzione ed al rilancio dell'economia, perda occupati nel settore del credito e, peraltro, nella banca che è stata e che dovrà ancora essere, anche nella nuova veste, la banca di riferimento del nostro territorio.Per queste ragioni, quindi, riteniamo che il piano industriale non potrà essere scollegato dal contesto territoriale, ma anzi dovrà prevedere e programmare interventi e politiche di sviluppo del gruppo BPER che ne rafforzino la presenza sia dal punto di vista qualitativo, sia quantitativo, proponendosi come supporto fondamentale alle politiche non solo della ricostruzione ma anche dello sviluppo economico del territorio.''

Fabrizio Petrolini, segretario generale Cgil L’Aquila   Umberto Trasatti, segretario provinciale      


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