Il sindaco Albore Mascia su scomparsa professor Gizzi

16 Agosto 2012   21:47  

“Con il professor Corrado Gizzi se ne va un pezzo della storia e della cultura pescarese e abruzzese, se ne va un cultore della materia, un profondo conoscitore e un appassionato studioso che proprio in Abruzzo ci aveva donato una struttura fondamentale e di valore enorme, la ‘Casa di Dante in Abruzzo’, purtroppo gravemente danneggiata dal terremoto del 2009. Domani anche l’amministrazione comunale di Pescara sarà presente ai funerali, a testimoniare il nostro ringraziamento per l’enorme eredità di cultura, di storia e di ricerca che il professor Gizzi ci ha lasciato, e per stringerci alla famiglia, alla moglie Lina e ai suoi figli, in un momento di profondo dolore”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia in riferimento alla scomparsa del professor Corrado Gizzi, fondatore della Casa di Dante in Abruzzo.

“Aveva 96 anni ma non li dimostrava il professor Gizzi – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – per la lucidità del pensiero, per l’illuminata chiarezza della propria progettualità, sempre protesa al domani, a pensare all’edizione successiva del Premio della Casa di Dante in Abruzzo, un’altra pietra miliare nella cultura pescarese e, molto più in generale, abruzzese. Ricordava con straordinaria limpidezza ogni edizione del Premio, ogni dettaglio, persino ogni pagina dei cataloghi che ha sempre curato personalmente, insieme all’adorata Lina, moglie e soprattutto la sua più stretta collaboratrice. Sempre moderato nei toni, con gli occhi che scrutavano ed esprimevano il giudizio dell’animo prima ancora nelle espressioni che con le parole, il professor Gizzi amava la sua Casa di Dante in Abruzzo, un gioiello situato a Torre de’ Passeri, una ‘casa della cultura’ che ha ospitato personaggi illustri del mondo della critica e della letteratura, un gioiello che oggi avrà bisogno più che mai delle attenzioni delle Istituzioni per tornare a splendere più di prima. Negli ultimi anni meno presente nella scena pubblica, il professor Corrado non ha mai comunque fatto mancare il proprio consiglio, il proprio suggerimento, la propria parola. Ho avuto l’onore di leggere pubblicamente Dante nelle ultime edizioni del Premio e le parole di apprezzamento ricevute dal professore e dalla moglie Lina sono state il più bel riconoscimento che mai avessi potuto ricevere. La notizia della sua scomparsa sono state un dolore per me e per l’intera amministrazione comunale che hanno sempre visto in lui una delle Istituzioni della cultura regionale. Domani saremo presenti alle esequie per testimoniare la nostra vicinanza alla famiglia ma soprattutto per porgere l’ultimo saluto a un amico ed esprimergli il nostro più profondo ringraziamento per quanto ha fatto per il nostro panorama culturale, rassicurandolo: non lasceremo disperdere l’immenso patrimonio di sapere che ci ha lasciato e saremo accanto alla sua Lina e ai suoi figli per continuare nel solco della tradizione ormai tracciato”.

 


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