Il sindaco Cialente: ''A Chiodi interessa buttarla in polemica stizzosa''

05 Agosto 2011   14:35  

"E' sempre piu' evidente che al Commissario Chiodi interessa piu' la polemica stizzosa che una riflessione condivisa e costruttiva con le amministrazioni.

Anche stavolta non ha perso l'occasione per attaccare il Comune sulla mancata partecipazione dell'amministrazione ad una conferenza di servizi per la viabilita' dell'Aquila, sottacendo che egli stesso - sia nella qualita' di presidente della Giunta Regionale, sia in quella di commissario delegato per la ricostruzione - ha disertato tale conferenza e, insieme con lui, diverse delle Direzioni Regionali invitate".

Lo affermano in una nota congiunta Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, ed Ermanno Lisi, assessore alle Opere pubbliche del Comune dell'Aquila.

"Va puntualizzato - dicono - che di questa conferenza il Comune ha avuto avviso il 29 luglio, senza avere la possibilita' concreta di esaminare progetti e documenti; la Municipalita', pur confermando comunque l' appoggio alle iniziative gia' concordate, ha palesato, con nota scritta, perplessita' di carattere tecnico-procedurale. Lealmente, ha anche segnalato al commissario Chiodi che non era stata invitata neppure la Soprintendenza Archeologica, competente per ogni intervento sulle aree in questione.

La necessita' dell'approvazione e della successiva esecuzione delle opere pubbliche in discussione e' pienamente condivisa dal Comune dell'Aquila, ma a due anni dal finanziamento delle stesse si e' ormai acceso un campanello di allarme sull'efficacia e sulla legittimita' nelle procedure adottate sin qui.

Il coordinatore della Struttura Tecnica di Missione, non si sa con quali poteri o competenze, ha invocato la procedura in uso nella fase dell'emergenza per opere di interesse statale e su zone gravate da vincoli paesaggistici, aprendo pericolosamente la porta ad una serie di potenziali ricorsi singoli, poiche' si tratta di azioni di esproprio nei confronti dei cittadini e di violazione di norme di competenza regionale.

Tutto cio' - rilevano il sindaco e l'assessore - profila pesanti strappi delle corrette procedure. Nulla impediva, tuttavia, alla 'conferenza' di deliberare sugli argomenti posti in esame, pur nell'assenza del Comune e degli altri convitati. Abbiamo espresso i nostri dubbi, come nostro dovere, solo al Commissario, senza polemica alcuna e assolvendo in modo responsabile e trasparente al nostro ruolo di ente locale; ben volentieri avremmo evitato questo clamore".


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