Il sorteggio non è più praticato: gli scrutatori sono scelti direttamente da una commissione

Acerbo (Prc) presentò odg e mozioni per ripristinarlo

29 Aprile 2014   11:59  

Sembra essersi irrimediabilmente persa la pratica del sorteggio riguardo l'assegnazione del ruolo di scrutatori nei seggi elettorali: ciò accade un po' ovunque, compresa una realtà come Pescara.

Il metodo del sorteggio, difatti, non è più utilizzato ormai dal 2005, anno in cui il governo permise ai Comuni di scegliere gli scrutatori in maniera discrezionale. Ormai, in vari enti locali, la norma prevede che la scelta ricada su una commissione apposita, composta da un assessore e tre consiglieri comunali.

Un sistema decisamente meno imparziale e trasparente, che non ha mancato di suscitare polemiche e provocare tentativi di ritorno al vecchio metodo, come ha tentato di fare a Pescara il consigliere comunale Maurizio Acerbo (Prc), che in passato a tale scopo ha presentato ben tre tra ordini del giorno e mozioni.

Nessuno dei tre provvedimenti ha tuttavia avuto successo: il primo non è stato discusso, il secondo è stato bocciato e l'ultimo si è bloccato per mancanza del numero legale in aula.

Di conseguenza, anche in occasione della prossima tornata elettorale a scegliere gli scrutatori provvederà una commissione, composta dall'assessore Nicola Ricotta (presidente) e dai consiglieri Andrea Salvati, Amedeo Volpe ed Enzo Del Vecchio (i primi due di maggioranza, il secondo di opposizione.

Saranno scelti nel complesso 680 scrutatori da suddividere per 170 sezioni (più i presidenti, nominati dalla Corte d'Appello, ed i segretari). In base all'albo degli aspiranti scrutatori, ognuno dei quattro membri avrà facoltà di esprimere preferenze anche in base ad indicazioni di altri membri del consiglio comunale, anche se in teoria la priorità andrebbe data ai disoccupati.


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