Un tempo, Marco Paolini era un personaggio da prima serata Rai ed il suo teatro civile appassionava milioni di telespettatori raccolti davanti alla tv. Oggi le cose sono molto cambiate e l'attore deve accontentarsi (si fa per dire) del selezionatissimo pubblico di La7, dove ha scelto di tornare alla vigilia di una data storica.
Il 26 gennaio, alle soglie del giorno della memoria, Paolini porterà in scena un racconto dal titolo "Ausmerzen" (in tedesco vuol dire 'estirpare'). Lo spettacolo parlerà dell'epurazione di disabili e malati di mente messa in atto dal regime nazista e sarà ambientato, non a caso, in un ex manicomio, il Paolo Pini.
La serata sarà tutta rigorosamente in diretta e senza pause pubblicitarie. Paolini ha spiegato che "Ausmerzen" è "frutto di due anni di ricerche, di incontri con testimoni e specialisti, una narrazione cruda e razionale. Faccio da cronista e non intendo indulgere in nessun rito della memoria".
Al termine dello spettacolo, Gad Lerner modererà un dibattito sull'argomento. "Girerò armato di microfono tra un pubblico selezionato di un centinaio di ospiti. Perché la riflessione partirà dagli anni trenta, ma arriverà, da qui la scelta del Paolo Pini, alle realtà degli ex degenti dei manicomi e degli psichiatri che vi hanno operato. Ma anche a una riflessione su quelle società che, di fronte a una crisi come fu quella del ’29, si chiedono se sia giusto o meno tagliare i rami secchi, gli elementi superflui. Quando il direttore di rete Lillo Tombolini mi ha proposto il programma ho accettato subito, perché considero la collaborazione con Paolini un traguardo", ha dichiarato il giornalista.
Francesco Balzano