Il terremoto, ma non dovevamo essere preparati?

Riprendiamo due vecchi articoli de Il Centro e una pubblicità di un convegno andata in onda intorno al 9 dicembre del 2003, per la serie chi ha poca memoria dovrà avere molta fortuna!

Scuole, controlli a tappeto

Per far comprendere quanto sia importante il protocollo d'intesa sottoscritto dalla Provincia e dall'ordine degli ingegneri di Teramo, Alfonso Marcozzi, presidente dell'Ordine, ha fatto riferimento più volte alle tragiche conseguenze del terremoto in Molise, con il crollo della scuola elementare di San Giuliano di Puglia.  L'obiettivo dell'accordo è iniziare, dal prossimo mese, una vasta operazione di monitoraggio degli edifici di proprietà dell'ente, cominciando proprio dalle scuole, per verificarne la sicurezza sismica e pianificare, una volta accertato il grado di rischio, interventi adeguati. Il controllo effettuato dagli ingegneri teramani si dividerà in due fasi. Nella prima saranno ispezionate le strutture e valutati i livelli di pericolo sismico, in quella successiva, verranno programmate le azioni necessarie per la messa in sicurezza degli edifici a rischio. «Faremo in modo», spiega Marcozzi, «che ogni palazzo, ogni scuola, alla fine delle nostre analisi, possa avere un certificato che ne attesti lo stato di salute».  I tecnici esamineranno i criteri e i materiali usati per la costruzione, lo stato di manutenzione e quindi il grado di rischio sismico. Inoltre Marcozzi tiene a precisare che schede di verifica sulla sicurezza degli edifici erano già state elaborate in passato dalla Regione: «Ma il nostro monitoraggio», sottolinea, «sarà molto più capillare ed articolato: non ci limiteremo a dire se in caso di terremoto quella scuola potrebbe crollare e quell'altra no, ma indicheremo esattamente quali interventi saranno necessari per evitare un'altra tragedia come quella di San Giuliano di Puglia».  Francesco Antonelli, dirigente del settore urbanistica della Provincia dice che «un'iniziativa del genere non era mai stata intrapresa nel Teramano». Sulla sicurezza sismica e sulla vulnerabilità del patrimonio edilizio della provincia di Teramo, l'ordine degli ingegneri ha organizzato un convegno, che si terrà venerdì 12 dicembre, nella sala polifunzionale di via Comi e in cui verranno affrontati i temi relativi ai nuovi metodi di progettazione anti-sismica. A gennaio, dunque, le prime verifiche riguarderanno le scuole. La Provincia vuole conoscerne il livello di sicurezza «perché sono edifici vitali», fa notare Antonelli, «non solo per la presenza dei nostri figli, ma anche perché, in situazioni di gravi calamità, si trasformano in centri di soccorso per la popolazione. Le scuole, dunque, devono essere sicure due volte». Danilo Di Pasquale

Terremoto e restauro, convegno su beni artistici e prevenzione

"Terremoto e restauro": un argomento di grande attualità quello al centro del convegno organizzato, all'interno del Castello cinquecentesco dell'Aquila, per i prossimi 15 e 16 dicembre, dalla sovrintendenza regionale per i beni e le attività culturali, la Regione Abruzzo e l'associazione Collabora. Prenderanno parte alla prima delle due giornate anche il Ministro per i beni culturali, Giuliano Urbani e il Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Il convegno è stato diviso in quattro sessioni. Nella prima, «Ricerca e normativa della prevenzione al restauro post-sismico», si confronteranno le tradizionali regole del fare restauro con le problematiche tecniche e metodologiche del restauro preventivo e di quello post-sismico. «Dall'evento all'intervento», invece, la seconda sessione che tratterà dell'esercizio della tutela durante l'emergenza. Come mitigare le conseguenze con la preventiva organizzazione dell'emergenza, la definizione delle modalità di gestione e la formazione degli operatori, sarà il tema della terza parte del convegno: «Organizzazione, gestione e formazione».  «Pianificazione e prevenzione. Esperienze regionali a confronto», è il titolo dell'ultima sessione dei due giorni di convegno, durante la quale si metteranno a confronto le esperienze degli intervenuti. E' prevista, infine, anche una sezione "poster" con la partecipazione di numerosi studiosi. (m.c.)