Immigrazione illegale: arrestato a Cuba l´Italiano Alfio Bosio.

29 Agosto 2006   07:58  
Alfio Bosio, italiano di Brescia, fratello di Adriano, candidato sindaco per Alternativa sociale alle ultime elezioni comunali bresciane, è stato arrestato a L´Avana (Cuba), con l´accusa di immigrazione illegale. Lo hanno rivelato stasera fonti vicine al fermato, che attualmente e´ detenuto in un istituto di l´Avana specializzato in tale tipo di reati. Bosio, 57 anni, da diversi anni residente a L´Avana, sposato con una cubana a padre di una bambina di cinque anni, aveva perso all´inizio di quest´anno il lavoro di direttore commerciale della Iccc, una società canadese che opera nel settore internet e commercio elettronico, quando questa società, di cui era anche socio, lo ha licenziato dopo essersi vista chiudere la "zona franca" di L´Avana dove operava insieme ad altre ditte straniere. Il permesso di residenza di Bosio - hanno reso noto le stesse fonti - era di tipo "temporale", da rinnovare quindi ogni anno, ed è scaduto all´inizio dello scorso luglio. Una volta diventato disoccupato non è riuscito a trovare in tempo un lavoro per poter rinnovare il suo soggiorno a Cuba, paese che Bosio non vuole lasciare per via della sua famiglia. La legge cubana è severa in questi casi e proprio a luglio Bosio aveva fatto domanda all´Ambasciata d´Italia a L´Avana, su consiglio dell´ambasciatore Domenico Vecchioni (nella foto è, a sinistra, con Gianni Melilla, nella recente visita fatta a Pescara), di sussidio e aiuto, anche per risolvere i suoi problemi economici, visto che non è ancora riuscito a ottenere i soldi della liquidazione della Iccc. L´ambasciatore Vecchioni (abruzzese di Atri), ha saputo dell´arresto di Alfio Bosio solo ieri sera (l´arresto sarebbe avvenuto sabato scorso) e - a quanto si apprende - si è subito attivato per risolvere il problema del bresciano da anni residente a Cuba, che aveva incontrato nei suoi uffici nel luglio scorso. Bosio ha recentemente ricevuto un incarico per un progetto di cooperazione internazionale fra l´Italia e Cuba nel campo della cultura, ma non è riuscito a ottenere in tempo i documenti necessari per poter prorogare ulteriormente la sua residenza temporale (diversa da quella permanente) come lavoratore straniero, già scaduta da oltre un mese. Il fatto che la notizia sia trapelata solo adesso confermerebbe che Bosio non è stato messo nelle condizioni di poter avvisare l´Ambasciata italiana.

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