Imprese in Abruzzo: il punto sull'accesso al credito che non c'è

02 Novembre 2012   20:12  

Da un lato le piccole e medie imprese che hanno grosse difficoltà ad accedere al credito secondo le rigide impostazioni italiane ed europee, dall’altro le banche che lamentano richieste di credito finalizzate principalmente a ristrutturazioni aziendali a copertura di debiti pregressi, raramente per investimenti. Tutto questo in un Sistema Abruzzo e Italia che non pongono in essere strumenti per agevolare la concessione di finanziamenti.
Questo sostanzialmente il quadro venuto fuori dall’incontro organizzato nei giorni scorsi presso la sala congressi del Convivium di Vasto Marina dalla Confartigianato Chieti e Creditfidi che ha riunito politici, banche e imprese abruzzesi. 
Presenti all’incontro, infatti, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, il presidente e il vice presidente Creditfidi, Mario Gasbarri e Nicola Molino, il presidente regionale ABI, Bruno Presidente, il direttore della KPMG Corporate Finance,Alessandro Carpinella, il direttore commerciale Artigiancassa, Francesco Simone e il segretario della Confartigianato Abruzzo, Daniele Giangiulli, moderati dal giornalista Orazio Di Stefano.
Tra il pubblico, l’assessore regionale Federica Carpineta e i consiglieri regionali Antonio Prospero e Nicola Argirò.
Il Presidente Gasbarri ha puntato il dito contro le banche, soprattutto quelle di grandi dimensioni, che hanno ricevuto 250 miliardi di euro dalla Banca Centrale Europea al tasso dell’1% che, di fatto, sono serviti ad acquistare titoli di stato e a sistemare i bilanci in perdita delle banche piuttosto che contribuire a tenere su il “sistema Italia”.
Insomma, l’Europa ci dà la benzina per far ripartire la macchina produttiva e noi ci rivendiamo la benzina perché ci servono i soldi per rifare la carrozzeria, perché l’Italia non è la Grecia, l’Italia non è la Spagna: l’Italia è una gran bella macchina con una solida carrozzeria a prova di crisi. Ma è ferma in garage.
Il Segretario di Confartigianato Abruzzo Giangiulli, invece, ha sollecitato la Regione Abruzzo affinché possa fare la propria parte, destinando 24 milioni di euro di residui dei Fondi FAS per sostenere l’accesso al credito delle micro e piccole imprese abruzzesi.
Lo stanziamento porterebbe ad agevolare oltre 700 milioni di euro di finanziamenti, una cifra non da poco in tempi di stretta creditizia. Giangiulli inoltre ha chiesto al Governatore Chiodi di intervenire rapidamente per la riduzione della pressione fiscale, entrambe le misure non posso più attendere e sono necessarie per ridare competitività e slancio al sistema produttivo locale. Molto pregnanti anche gli interventi di Alessandro Carpinella (KPMG) e Francesco Simone (Artigiancassa) che hanno ribadito il ruolo prezioso svolto dai Consorzi Fidi quale cerniera indispensabile nel rapporto banca-impresa e hanno rimarcato la necessità di mettere in campo misure per il rafforzamento del patrimonio dei Consorzi Fidi.
Infine secondo il presidente dell’ABI Abruzzo, Bruno Presidente, “la tempesta perfetta deve ancora arrivare”. Forse è il caso di non farsi trovare a lucidare la carrozzeria. 


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