L'Abruzzo intensifica il suo impegno a favore delle vittime di reato con l'attivazione di nove sportelli di ascolto distribuiti su tutto il territorio regionale. Un'iniziativa che, grazie alla collaborazione tra la Regione Abruzzo, Horizon Service di Sulmona e l'Associazione Focolare di Pineto, offre una risposta immediata alle persone che si trovano ad affrontare le conseguenze di crimini subiti, specialmente nelle fasi iniziali dell'emergenza. Questi sportelli, finanziati dal Ministero della Giustizia, hanno l'obiettivo di costituire una "rete di sicurezza" che garantisca protezione e sostegno a chi è stato colpito da eventi traumatici legati al crimine.
Il progetto mira a rispondere prontamente alle necessità di chi subisce un reato, dando ascolto e creando un ambiente di supporto psicologico e informazione legale per favorire l'inclusione e l'autonomia della vittima. "In questi momenti, è fondamentale che chi ha subito un reato non si senta isolato e che possa trovare una risposta concreta a tutte le sue necessità", ha dichiarato l'Assessore alle Politiche Sociali, Roberto Santangelo. Il progetto prevede l'operatività di sportelli professionali dove il cittadino potrà ricevere assistenza immediata, evitando di trovarsi abbandonato a se stesso in un momento di vulnerabilità.
Questi nuovi sportelli si aggiungono ai servizi già attivi da tempo in Abruzzo, come i Centri antiviolenza, le Case Rifugio e le strutture di trattamento per uomini maltrattanti. L'integrazione di queste risorse consolida ulteriormente l'approccio della Regione nel rispondere alle emergenze sociali con un supporto continuo e multidimensionale. "Vogliamo che nessuna vittima si senta sola, e per farlo sono stati coinvolti professionisti altamente qualificati, come assistenti sociali, psicologi e avvocati, pronti a garantire un'adeguata assistenza a chiunque ne abbia bisogno", ha aggiunto Santangelo.
I nove sportelli sono stati distribuiti in città strategiche come Avezzano, Castel di Sangro, Chieti, Martinsicuro, Pescara, Pineto, Scafa, Sulmona e Vasto, e sono aperti per fornire servizi che spaziano dall'ascolto iniziale a un sostegno psicologico, dall'orientamento ai servizi locali all'informazione sui diritti legali delle vittime. Il supporto non è esclusivamente per chi ha subito direttamente un reato, ma si estende anche ai familiari e ai conviventi, per aiutarli a gestire le conseguenze psicologiche e pratiche che derivano da un crimine.
L’iniziativa è un altro passo importante nel rafforzamento delle reti di assistenza per le vittime in Abruzzo, assicurando che, in ogni fase del processo, chi ha subito un reato possa contare su un valido sistema di sostegno sociale e giuridico.