In Abruzzo una "slavina" di aumenti da irpef a pedaggi autostradali

03 Gennaio 2012   12:32  

Lo avevamo scritto al 31 dicembre, amaro l'affacciarsi del 2012. Gli aumenti sono tanti ed è difficile stargli persino dietro.

I rincari, secondo Federconsumatori, peseranno nelle tasche delle famiglie italiane per oltre 2mila euro l' anno.

E in l'Abruzzo?

C'è l' aggravante di due voci: l’addizionale Irpef, fissata dalla giunta regionale all’1,40 per cento che, sommata all’aumento base nazionale di 0,33 %, porta a un complessivo 1,73 l’aumento dell’imposta sulle persone fisiche in Abruzzo.
La seconda voce è l’aumento dei pedaggi sulle due autostrade abruzzesi, la A24 e la A25, che è dell’8,06 per cento, la quinta in assoluto, in Italia, dietro quelle applicate da Autovie Venete (con il 12,93%), Rav (14,17%), Satap (9,7%) per il tronco A2 e Autocamionale della Cisa (8,17%).

Per capire cosa significa immaginiamo di percorrere l'autostrada con una macchina (definita dalle tabelle delle tariffe come “ veicolo classe A”): il tragitto dall’Aquila Ovest alla barriera di Teramo comporta un aumento da da 4,50 a 4,90 euro.
Da Avezzano a Roma, si passa da 6,90 a 8,20 euro.
Da Avezzano all’Aquila Ovest, da 3,30 a 4 euro.
Da Avezzano all’uscita di Chieti-Pescara si passa da 6,80 a 7,80 euro.
Da Pescara- Chieti a Roma Est si sale da 14,30 a 15,70 euro.

Autostrade dei Parchi spiega “Le tariffe di pedaggio applicate dal 1 gennaio 2012 sull’autostrada A24-A25, nonostante l’incremento, confrontate con quelle di analoghe autostrade di montagna, rimangono comunque tra le più basse in vigore sia sulla rete autostradale italiana sia europea (es. autostrade inglesi, spagnole e francesi).”

Ci sono però anche tratte autostradali in cui il pedaggio resta invariato, masono tratti brevi. Per esempio, dall’Aquila Est all’Aquila Ovest si continuerà a pagare 60 centesimi. Resta invariato anche il pedaggio per la tratta da Pescara-Chieti ad Alanno-Scafa: 1 euro.

Le tariffe autostradali di Autostrade per l’Italia, aumentano ugualmente ma “solo” del 3,51%: il prezzo dell’energia elettrica del 4,9% e quello del gas del 2,7%.

Viaggiare sarà molto più caro, per Abruzzesi e non, e anche per l’assicurazione auto si prevede in media un aumento del 6%, che per le famiglie significa una spesa aggiuntiva di circa 78 euro rispetto al 2011.

Se si pensa all'alternativa dei mezzi pubblici Federconsumatori spiega che agli aumenti già in corso potrebbero aggiungersene altri. Nel settore del trasporto pubblico locale si prevede un aumento e compreso tra il 28 e il 30% (circa 48 euro).

Poi c'è l'incognita benzina: in Abruzzo, infatti, il prezzo dovrebbe scendere, la Regione ha eliminato l’accisa di 3 centesimi di euro per litro in vigore fino al 31 dicembre sostituendola con l'aumento del bollo (+10%).

Sia l'accisa dello scorso anno e il bollo di quest'anno sono stati chiesti agli abruzzesi per fare quadrare il bilancio come contributo a tappare il buco di 8 milioni di euro nei conti della sanità pubblica.

Di questa riduzione di benzina non c'è traccia in regione, lo dicono i consumatori, lo confermano i proprietari delle pompe di benzina che non ne sanno pressoché nulla, con ribadisce l'Adiconsum con Alberto Corraro: “Non ho visto alle pompe questa riduzione: il pieno stava agli stessi prezzi della fine di dicembre.”


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