In Consiglio spiagge per nudisti, alberghi diffusi e Parchi da tagliare

30 Luglio 2013   14:07  

La legge sugli alberghi diffusi, e per le spiagge a disposizione dei nudisti, modifiche per l'assegnazione delle case popolari, la contentatissima riparametrazione del Parco Sirente- Velino, una norma a tutela dei cosiddetti portaborse.

Questi alcuni degli argomenti all'ordine de giorno del consiglio regionale. Dove però l'aula è rimasta deserta per tutta la mattinata.

Nell'attesa tiene banco la disputa sulla data delle elezioni. il presidente del consiglio Nazario Pagano, Pdl conferma, forte del pronunciamento dell'avvocatura dello Stato: si voti a maggio, in concomitanza con le Europee.

Il problema non sono i soldi che si risparmieranno, ribatte il partito democratico con il consigliere Marinella Sclocco, ma il tempo prezioso che l'Abruzzo sta sprecando, visto che i lavori del Consiglio vanno a dir poco a rilento. 

Tornando ai temi del giorno. Ricardo Chiavaroli, Pdl, inviata a non ironizzare sul progetto di legge sui nudisti, perché, spiega potrebbe essere una carta vincente per il turismo abruzzese.

E a proposito di natura e ambiente, buona parte dell'opposizione è pronto alle barricate contro il Progetto di Legge del consigliere e Pdl presentato dal consigliere regionale Luca Ricciuti.

L'area interessata al taglio è di oltre 4mila ettari di fascia protetta a ridosso dei Comuni di Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio. Aree fondamentali per gli equilibri del Parco, spiegano gli ambientalisti che presidieranno oggi palazzo dell'Emiciclo, in quanto rappresentano le zone dove la fauna si procura di cibo e dove invece si vorrebbe creare un distretto venatorio e consentire progetti immobiliari.

Precisa infine il consigliere regionale dell'IdV Cesare D'Alessandro, sulla norma a tutela dei portaborse:

"Nessuna nuova legge regionale può prolungare oltre la scadenza dell'attuale legislatura i contratti di lavoro dei collaboratori dei Gruppi consiliari. Questi ultimi, i collaboratori, sono tutti assunti con contratto a termine e i loro contratti si risolveranno in ogni caso alla conclusione dell'attuale Legislatura, senza eccezione alcuna.

Sono intervenute numerose disposizioni legislative del Parlamento e alcune sentenze della Corte costituzionale – continua – che non permettono a nessun disegno di legge regionale di procedere nella direzione di una conferma dei collaboratori per la successiva Legislatura.

Il progetto di legge presentato e in discussione consente esclusivamente, nel corso dell'attuale Legislatura, ma mai per quella successiva, di confermare un contratto a termine, con la stessa data di scadenza, nell'eventualità di un cambio di presidente del gruppo"

METODO STAMINA, RISOLUZIONE DI NASUTI 

Un invito al Governo nazionale e in particolare il Ministro della salute, ad attivarsi ulteriormente e in tempi brevissimi, nella ricerca di soluzioni che possano garantire a tutti coloro che ne facciano richiesta, parallelamente alla sperimentazione scientifica e ai decreti legge, la possibilità di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina, sotto la responsabilità del richiedente, del medico prescrittore e del direttore del laboratorio di produzione della predetta metodica, poiché l'alternativa attuale per le persone richiedenti è solo quella di un esito infausto del decorso della malattia".

E' il passaggio centrale del testo della risoluzione, a firma del Consigliere Emilio Nasuti, che sarà presentata domani nel corso della seduta del Consiglio regionale.

"Nella nostra regione – spiega Nasuti – ci sono state numerose richieste da parte di persone affette da malattie incurabili, per poter accedere al metodo Stamina.

I 40 bambini che finora si sono sottoposti a questo trattamento, hanno avuto miglioramenti evidenti delle loro condizioni, senza manifestare effetti collaterali. Nessuna di queste famiglie, però, è stata mai ascoltata nelle Commissioni parlamentari sulla sanità e a oggi, l'unico sistema per poter accedere al metodo è il ricorso giudiziario, che però comporta tempi lunghi e non sempre ha esito favorevole".

Per Nasuti l'attuale situazione crea disparità di trattamento tra i cittadini, a seconda della circoscrizione giudiziaria in cui risiedono. E questo violerebbe gli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione.

"In Abruzzo – continua il Consigliere – c'è una bimba di appena un anno affetta da atrofia muscolare spinale, a cui il tribunale ha impedito l'accesso al metodo Stamina, mentre altrove altri malati, hanno avuto la possibilità di sottoporsi al trattamento presso gli Spedali riuniti di Brescia, dove ha sede la Stamina Foundation del professor Vannoni. E' ovvio che il diritto a una terapia non può essere lasciato alla discrezionalità di un giudice, ma deve esistere una normativa chiara e precisa che non crei odiose differenze tra chi soffre". (us/ff)

D’ALESSANDRO (PD) SU MODELLO-TERAMO

 E’ stata discussa, questa mattina, in Consiglio regionale, l'interpellanza a firma del Capogruppo del PD, Camillo D'Alessandro, con la quale, l'esponente del Partito Democratico, ha denunciato l'ennesima nomina degli «amici del modello-teramano». «Abbiamo capito sin dall'inizio cosa significasse modello teramano - ha denunciato Camillo D'Alessandro - che non c'entrava nulla con Teramo e la sua Provincia, ma che riguardava il cerchio magico degli amici del Presidente».

«L'ultimo caso - spiega l'esponente del PD - riguarda la nomina raccomandata dal Presidente Chiodi presso le ASL abruzzesi di Gabriele Rossi, coordinatore-consulente del progetto ‘Abruzzo 2020 sanità sicura’, che riguarda la riprogrammazione delle rete di emergenza urgenza (pronti soccorso in Abruzzo).

Da Chiodi - fa sapere il Capogruppo del PD - solo una risposta imbarazzante, ovvero la giustificazione che tutto sommato funzione così si nominano gli amici vicini politicamente. Il punto - rivela D'Alessandro - e' che nella vita il dott. Rossi si occupa di lobbying e relazioni internazionali, ma mai si e' occupato di sanità e di organizzazione della rete di pronto soccorso». «Si tratta di una nuova forma di raccomandazione istituzionale - attacca il Capogruppo D'Alessandro - nel senso che Chiodi ha scritto nero su bianco alle ASL abruzzesi indicando la nomina del professionista Gabriele Rossi ed a seguito di quella comunicazione le ASL hanno provveduto alla nomina per la modica cifra di 216 mila euro in tre anni». «Nella delibera n. 4 della ASL di Chieti e' riportato testualmente: il professionista “e' stato individuato tramite comunicazione del 30.11.2012 a firma del Presidente della Regione Abruzzo”. Sulla base di quale modalità Chiodi ha individuato il professionista? Non di certo ha bandito un avviso pubblico, né proposto una rosa di nomine. Insomma come e' stato individuato il professionista?

Quale titolo aveva Chiodi di indicare un nome e cognome per una nomina di competenze delle ASL?».

«Chiodi - conclude D'Alessandro - già in conferenza stampa di presentazione del progetto avevo dichiarato che lui nomina gli amici e non certo i nemici. Ed il merito? E la rivoluzione meritocratica? Si può arrivare addirittura a nominare persone che nulla c'entrano professionalmente con la sanità e l'emergenza-urgenza? Non era meglio un esperto della materia? Non era meglio nominare ma figura medica? Questo e' l'Abruzzo di Chiodi».

CARAMANICO (SEL), NUOVO PARAMETRO PER LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la risoluzione, presentata dal Consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico, che impegna il presidente Gianni Chiodi ad inserire negli strumenti di programmazione e finanziaria  una verifica dello sviluppo regionale considerando non solo il PIL, il prodotto interno lordo, ma un nuovo indicatore economico, l'Indice di benessere economico e sostenibile.

«Secondo questo parametro – spiega Caramanico  -  piuttosto che sommare semplicemente tutte le spese, come nel PIL, le spese per il consumo sono corrette tenendo conto di altri fattori: la distribuzione del reddito, il deperimento delle risorse naturali e le perdite economiche dovute al degrado dell'ambiente.

Si tratta di uno scatto in avanti, sottolineato anche nel rapporto 2013 redatto dall’ISTAT, per cui i  criteri sui quali valutare il progresso di una società non devono essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, e devono essere corredati da misure di sostenibilità.

Eppure finora tali indicazioni non sono state mai  prese in considerazione dalla Regione Abruzzo nella programmazione dei bilanci di previsione. Un ritardo che ora Chiodi dovrà colmare».

 

 

 


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