In Valle Peligna si discute di secessione e il Governo vuole sopprimere la ferrovia Sulmona-L'Aquila

Mentre in Valle Peligna cresce la voglia di secessione dalla Provincia dell'Aquila, e di passaggio con quella di Pescara, tenuto conto del successo dell'iniziativa promossa dall'avvocato Vincenzo Colaiacovo, si diffonde la notizia inquietante secondo cui il Governo e in particolare il Ministro dei trasporti Maurizio Lupi, vorrebbe sopprimerne le corse sulla tratta ferroviaria Sulmona-L’Aquila-Rieti-Terni.

Evenienza che allungherebbe ancora di più le distanze non solo politiche tra Sulmona e L'Aquila.

A tal proposito il deputato del PSI Oreste Pastorelli ha presentato un interrogazione parlamentare e commenta:

''Una riduzione del traffico ferroviario sulla L’Aquila-Rieti-Terni avrebbe conseguenze estremamente negative e disagi per la mobilità dei cittadini che ogni giorno utilizzano il servizio per raggiungere i luoghi di lavoro.

Faccio mie le inquietudini espresse a più riprese dagli amministratori locali delle zone interessate anche perché le notizie uscite, oltre a un generico riferimento al contenimento dei costi, non forniscono precise spiegazioni di una simile eventuale scelta, né tantomeno viene indicata un’alternativa valida in termini di trasporto pubblico.

Ho chiesto la convocazione di un tavolo di dialogo che includa i soggetti e le istituzioni competenti, compresi i comitati di utenti già formatisi. Inoltre chiedo al Ministro Lupi se non ritenga opportuno attuare un intervento più complessivo e strutturale per ammodernare e potenziare la linea ferroviaria L’Aquila-Rieti-Terni, sotto il profilo del metodo di trazione dei treni, ancora a motore diesel, il cui superamento da diesel ad elettrico porterebbe anche un grande vantaggio in termini ambientali".

Intanto sull'argomento secessione interviene anche il sindaco sulmontino Peppino Ranalli.

Secondo lui visto che le provincie sono prima o poi destinate a scomparire, più che di passaggio da un amministrazione all'altra bisogna lavorare alla costituzione di una grande municipalità del territorio, attraverso un comitato di coesione che unisca il territorio peligno e quello dell'Alto Sangro.