In attesa della notte del 6 aprile ad Onna le migrazioni non visibili

05 Aprile 2012   13:25  

Onna, cinque aprile. In paziente e composta attesa attesa della vera ed unica grande opera, la ricostruzione di Onna, dell'Aquila e di tutti i paesi del cratere sismico, in attesa della fiaccolata di questa sera per ricordare il sei aprile, a Casa Onna si svolgono le ultime prove di ''M-ig-r-azioni (non visibili)'' un esperimento e una miscela di parole,immagini e musica co-prodotto dalla Società Aquilana dei Concerti Barattelli e dai I Solisti Aquilani, da un idea della compositrice aquilana Roberta Vacca, su testi di Antonietta Centofanti. riprese audio-video di Diodato Salvatore

Traccia del percorso che sarà proposto questa sera lo spaesamento, l'assenza, l'essere costretti ad andare via. Per varie ragioni che hanno tessuto la storia e la cultura di questa terra.

Andare via e spesso non tornare più a causa della guerra, e qui ad Onna una malferma lapide su un palazzo pericolante ricorda la strage di innocenti, per mano della ferocia nazifascista. Andare via a causa della miseria o della speranza di un futuro migliore, che indusse tanti aquilani e abruzzesi ad emigrare in terre lontane e ammollire anche come a Marcinelle, dentro lontane miniere.

Infine lo spaesamento portato dalla catastrofe naturale, dal terremoto. Ed è questa la storia recente e purtroppo a venire. 'Ma del futuro non si può scrivere – spiega Roberta Vacca - si può però desiderare un futuro migliore e impegnarsi perché ciò accada.

F.T.

montaggio Marialaura Carducci


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