In giro per i bar durante l'orario di lavoro: scoperto dipendente assenteista del Comune di Belluno

15 Aprile 2015   12:05  

Si sarebbe dovuto occupare della pulizia dei parchi e dei giardini del centro cittadino, peccato però che un dipendente del Comune di Belluno, impiegato nel settore manutentivo, preferisse trascorrere le proprie giornate “lavorative” a passeggio per le vie del centro storico.

La mattina, dopo aver regolarmente timbrato il badge negli uffici comunali, piuttosto che indossare la propria tuta da lavoro, ritirare gli attrezzi necessari e recarsi nelle aree pubbliche da ripulire, il dipendente comunale iniziava il proprio tour, andando a spasso per la città e intrattenendosi in vari locali del centro, per dedicarsi alla lettura di quotidiani nazionali, locali e sportivi o per scambiare quattro chiacchiere con gli avventori di turno.

In alternativa, trascorreva generalmente un’ora al giorno nel locale comunale messogli a disposizione come spogliatoio, non si sa per quale motivo, visto che il suo incarico era quello della manutenzione dei parchi pubblici.

In ogni caso, durante le settimane di pedinamenti della Guardia di Finanza, non è mai stato visto lavorare, né indossare la tuta da lavoro, né, tantomeno, portare al seguito gli attrezzi per lo svolgimento del proprio incarico.

Anzi, nel corso di un pedinamento, è stato colto mentre infrangeva il vetro di una finestra dello stabile ex Scuola Gabelli, di proprietà comunale, al fine di introdursi abusivamente all’interno.

Tra le sue mansioni c’era anche quella di sgomberare i marciapiedi dalla neve durante il periodo invernale, ma, anche in questo caso, nel corso di un pedinamento effettuato in gennaio, dopo un’abbondante nevicata che aveva interessato la città di Belluno, è stato riscontrato che, mentre i suoi colleghi erano regolarmente in servizio con la tuta da lavoro arancione a spalare la neve, lui, in jeans e giubbotto alla moda, come negli altri giorni, se ne andava a spasso per la città.

I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Belluno, coordinati dal Pubblico Ministero Roberta GALLEGO della locale Procura della Repubblica, hanno poi riscontrato che il dipendente assenteista aveva regolarmente attestato la propria presenza in servizio nelle settimane incriminate.

Inoltre hanno anche verificato che, sul quaderno che avrebbe dovuto contenere il resoconto giornaliero dettagliato dei lavori di pulizia eseguiti, così come previsto da ordine di servizio comunale, il dipendente comunale aveva annotato per ciascun giorno “lavorativo” la generica frase “Pulizia Luoghi di Lavoro”.

Infine, è anche emerso che lo stesso dipendente ha usufruito di ben 60 giornate di astensione dal lavoro ai sensi della Legge 104/92, percependo regolarmente lo stipendio, per poter assistere l’anziana madre invalida: in realtà, ancora una volta, si trattava di un assenza illegittima visto che la stessa madre ha riferito agli inquirenti che non riceve visite dal figlio ormai da anni, a causa di dissapori intercorsi con lo stesso.

Tutto ciò a fronte di uno stipendio netto mensile pari a circa 1.100,00 euro, busta paga in linea con lo stipendio netto mensile medio di un lavoratore italiano, secondo i recenti rapporti in materia di lavoro.

All’esito delle indagini le Fiamme Gialle bellunesi lo hanno denunciato per truffa aggravata e continuata, per falso ideologico in atti pubblici e danneggiamento di edificio pubblico.


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