Inaugurato a Perth (Australia) il più grande Monumento all´emigrante

14 Gennaio 2008   12:27  
L’imponente Monumento all’Emigrante e’ stato inaugurato ieri al lago “Vasto” di Perth (Australia). Cinque mesi di cantiere, da quel giorno di agosto in cui si celebro’ anche la posa della “prima pietra” (o, meglio, la “prima palata”), per scoprire, finalmente - alla presenza delle autorita’ australiane, italiane e abruzzesi – l’opera scultorea che per altezza (8,5 metri) ha osato superare in citta’ persino la storica statua della regina Vittoria in Kings Park. A volere il più grande monumento della storia dell’emigrazione italiana nel mondo e’ stata l’Abruzzese emigrant associacion of Australia, guidata da Albert Di Lallo, originario di Vasto come altri 12mila (fra emigrati e discendenti) cittadini della Capitale del Western Australia, primo porto, venendo dall’Italia, della gigantesca isola dell’Oceania, divisa da ben tre fusi orari. Oggi Perth si raggiunge da Roma, con scalo asiatico a scelta, anche con 15-16 ore effettive di aereo, ma nel Dopoguerra, quando tanti italiani del centro-sud furono costretti a emigrare imbarcandosi dal porto di Napoli, erano necessari 23 giorni di nave. Fra i tanti emigrati molti abruzzesi e, in particolare, tanti abitanti di Vasto (Chieti) citta’, appunto, gemellata con Perth. Per l’occasione, e’ giunta nel Western Australia dalla citta’ adriatica una delegazione senza precedenti (35 persone), guidata laicamente dal vicesindaco Nicola Del Prete e dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte e spritualmente da don Decio D’Angelo, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore. Per la prima volta nella sua storia vastese, infatti, e uscita dalla chiesa, per l’inaugurazione del Monumento piu’ importante realizzato per gli italiani emigrati in ogni continente, la preziosa Sacra Spina della Corona di Cristo, con la quale nella mattinata si e’ tenuta messa e processione nella e attorno alla chiesa Sacro Cuore di Perth. Roberto Spadaccini, giovane e brillante imprenditore figlio di Giuseppe, fondatore della Spadaccini Homes (vastesi di origine, manco a dirlo), e’ il progettista e costruttore dell’opera. “Rob”, come e’ stato ribattezzato da queste parti, ha dovuto sostanzialmente ridisegnare il bozzetto originario dello scultore di Vasto Antonio Di Spalatro (che ha abbandonato per “paura dell’aereo” e perche’ il suo progetto non ha superato i test tecnico-normativi del Comune di Perth), entrambi, pero’, ispirati al monumento nel Belvedere Romani di Vasto: la scultura in bronzo definitiva ritrae una coppia di giovani emigranti con figlia e valige (immaginiamo di cartone) al seguito, che, circondati da una sfera di tubi che idealizza il Globo, guardano lontano. La sculturea e’ montata sopra due “vele” realizzate in cemento armato e rivestire una di granito della Majella giunto direttamente da Pacentro (L’Aquila); l’altra dello “stone” australiano Donney Brook. Costo totale dell’opera: 500mila dollari australiani (300mila euro), budget realizzato con fondi privati raccoilti in loco ma giunti anche da alcune imprese abruzzesi. L’unico denaro pubblico sono stati i 10mila euro donati dal Comune di Vasto che Del Prete ha consegnato direttamente e pubblicamente all’Associazione la sera precedente, in occasione della cena di gala al Vasto Club di Perth, dove Linda Bottega, donna impegnata nel sociale, per gli anziani, ha vinto il Premio “Abruzzese dell’anno” (con un statuina Guerriero di Capestrano e un viaggio in Italia, offerto dalla Provincia di Chieti). La premiata succede, cosi´, a Tony Fini, con il quale e´ stato inaugurato il Premio, originario di Casoli (Chieti), il piu’ grande imprenditore edile italiano nel Western Australia che ultimamente si diletta anche a produrre in loco olio extra-vergine di oliva e vino. “Le vele del Monumento idealizzano i due popoli – ha spiegato un commosso Di Lallo durante la cerimonia inaugurale – quello italiano emigrante e quello australiano accogliente, in tutti i sensi. Ma anche due nazioni e due citta’, Perth e Vasto”. L’emigrato che da apprendista barbiere e diventato il piu’ grande imprenditore del suo settore in Australia (ha una catena di saloni unisex in tutta l’isola) e in altre attivita’ ha ringraziato gli abruzzesi che “fisicamente e finanziariamente” hanno reso possibile il sogno di legare simbolicamente per l’eternita’ italiani e australiani “popolo che da subito ci ha fatto sentire a casa”. Dopo di Lallo, sotto il caldo sole dell’estate australiana, si sono succeduti Michelle Roberts, ministro del Western Australia, che, come tutti i locali, ha parlato anche in italiano, sottolineando il fatto che con l´opera “gli abruzzesi hanno onorato tutti gli emigrati in Australia” proprio “alla vigilia dell’Australian Day, il 26 gennaio" 1788, quando tutto il paese ricorda la prima flotta inglese che approdo’ sull’isola. In un discreto italiano anche l’intervento di Lisa Scaffidi, affascinante sindaco di Perth di evidenti origini italiane, che ha ringraziato la delegazione abruzzese “per il lungo viaggio, lo stesso che fecero tutti gli emigrati”. Quindi, l’intervento di Donato Di Matteo, presidente del Cram Regione Abruzzo, che ha parlato di un monumento che e’ “un fatto e un simbolo dell’integrazione italiana in Australia, nazione cresciuta anche grazie a noi”. Il Presidente degli Abruzzesi nel mondo si e’ detto sicuro che d’ora in poi s’intensificheranno le relazioni “positive", commerciali” fra la terra dei canguri e quella del Gran Sasso, della Majella e del bel mare. Di Matteo la sera prima aveva anche invitato i tanti giovani presenti alla cena di gala (piu’ di 500 invitati) a “continuare l’opera dei padri di tenere alta la bandiera delle radici abruzzesi, perche’ sara’ questa, sempre, la vostra grande forza” e che il Monumento servira’ loro “a ricordarsi sempre dei sacrifici fatti da genitori e nonni”. Saluti istituzionali del giovane console d’Italia, Giorgio Taborre, seguiti da quelli piu’ appassionati di Peppino Forte, presidente del Consiglio comunale vastese, che ha sottolineato trattarsi del “Monumento piu’ alto di tutto il Western Australia, a conferma di cio’ che di buono sanno fare i nostri emigrati”, invitando l’anno prossimo a Vasto le autorita’ australiane per i 20 anni del Gemellaggio fra le die citta’. Dunque, finalmente, la scoperta della statua, nascosta sino ad allora dalla bandiera australiana, lasciata cadere da corde tirate dalla Scaffidi e Di Matteo, e la conclusiva benedizione del vescovo di Perth, Barry James Hickey, coadiuvato da don Decio D’Angelo, prima di assistere, in nome di tutte le emigrazioni dal mondo, a una danza tipica di artiste cinesi in costume. Sia all’inaugurazione che alla serata di gala al Vasto Club erano presenti l’onorevole John D’Orazio, l’assessore regionale Franco Caramanico e gli assessori provinciali teatini Panfilo Di Profio e Francesco Piccolotti, senza dimenticare il grande sforzo organizzativo dello staff organizzativo dell’evento, coordinati a Vasto da Giovanni Di Rosso e a Perth da Angela Di Toro, pure premiata al gala’ con una speciale confezione floreale di confetti realizzata dalla Pelino di Sulmona. Fra le nomination “Abruzzese dell’anno” anche quelle di Ettore Raspa, Luca Saraceni e lo stesso Rob Sapadaccini, premiato con una targa italiana dell’Ance per la sua notevole attivita’ di costruttore delle piu’ belle (e costose) ville del Western Australia. La giornata di sabato - conclusa con la cena in cui sono stati dati vari premi e battutti all’asta vari pezzi giunti dall’Abruzzo, per finanziare l’opera e l’organizzazione dell’evento - era cominciata con l’Assemblea dei delegati di tutte le associazioni di abruzzesi in Australia che, riuniti sotto la presidenza di Di Matteo e Simenone Di Francesco, presidente della Fada (la federazione dei sodalizi), hanno, fra l’altro, discusso gli aspetti organizzativi della prossima riunione del Cram che si fara’ il prossimo settembre ad Adelaide, sempre in terra australiana. Nella foto di Francesco Smargiassi, Donato Di Matteo, Giuseppe Tagliente e Albert Di Lallo fra i delegati di tutte le associazioni di abruzzesi d´Australia, davanti al Monumento appena inaugurato. Video realizzato da Lou Macchia (Capital Production - Perth), operatore originario di Cupello (Chieti). Si ringrazia la redazione del Piccolo d´Abruzzo (www.ilpiccolodabruzzo.it) per la collaborazione.

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore