Inaugurazione della Fontana della Madonnina a Pescara

13 Luglio 2012   20:17  

“Pescara-Città delle Fontane artistiche che siano elemento di arredo urbano, di decoro e di prestigio per il territorio. E’ questo l’impegno assunto dalla mia amministrazione comunale che da tre anni ha avviato l’opera di recupero di tutte le fontane esistenti sul territorio, da piazza Le Laudi a Santa Filomena, dalla Nave di Cascella, sottoposta costantemente a interventi di manutenzione ordinaria a piazza Duca degli Abruzzi, sino alla Fontana della Madonnina, che da oggi è tornata a splendere, grazie al rifacimento degli impianti idrici, per garantire il ripristino degli zampilli, all’installazione della balaustra di protezione sulla piazza e della barriera alle spalle utile a impedire che la sabbia riempi la vasca danneggiando gli impianti stessi. Un’area peraltro messa in assoluta sicurezza con l’installazione di un serrato sistema di videosorveglianza su ponte del mare e piazza della Madonnina, 11 telecamere, di cui 10 fisse e una mobile, che d’ora in avanti ci garantiranno la vigilanza totale dell’intera zona, una necessità emersa dopo il ‘caso’ della scomparsa dello studente marchigiano Roberto Straccia, ma che effettivamente abbiamo sposato per poter tutelare tutta l’area anche contro atti vandalici”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per l’inaugurazione della Fontana della Madonnina, riqualificata e ripristinata dopo anni di abbandono. Presenti anche gli assessori Eugenio Seccia, Berardino Fiorilli e Gianni Santilli e l’architetto Antonio Milillo progettista dell’intervento.

“La riqualificazione della piazza della Madonnina, sulla riviera nord, dinanzi a Borgo Marino nord – ha detto il sindaco Albore Mascia -, era stata, più di dieci anni fa, uno degli elementi caratterizzanti dell’amministrazione comunale di centro-destra, un’opera che puntava a dare un luogo di aggregazione, di incontro, di socializzazione innanzitutto allo storico borgo dei pescatori, ma anche a quanti passeggiavano sul lungomare e, giunti ai piedi della statua della Madonnina, si ritrovavano senza un sito in cui sostare, fermarsi, godere, d’estate, anche della brezza marina. Tali considerazioni hanno determinato la realizzazione della piazza, più di dieci anni fa, dotandola anche di una struttura di abbellimento, che potesse divenire immagine del quartiere, e i progettisti diedero vita alla Fontana, divenuta subito una ‘cartolina’ della città, un biglietto da visita estremamente apprezzato soprattutto dai turisti, che venivano in questa piazza proprio per scattare la classica foto ricordo con gli zampilli alle spalle e lo sfondo del mare. Poi, però, è arrivata la lunga e triste parentesi del degrado: la fontana abbandonata tra i rifiuti di ogni genere che, purtroppo, venivano abbandonati dai passanti, cartacce, bicchieri di plastica, la sabbia trascinata dal vento. E poi le prime incursioni vandaliche: lampioni rotti, addirittura gli scalini in marmo spaccati, la pavimentazione sconnessa, il verde poco curato, fino a quanto quelle incursioni hanno colpito direttamente la fontana e la sua vasca, con il danneggiamento dei bocchettoni da cui fuoriusciva l’acqua, il riempimento della vasca di acqua stantia, addirittura con le alghe putride, quindi il suo inevitabile svuotamento e la morte della fontana, ricoperta dalle scritte dei writer, una morte che si è tradotta nello ‘spegnimento’ della vita nella piazza. Quando ci siamo insediati al governo della città queste erano le condizioni in cui abbiamo trovato la fontana, per cui ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo messo al lavoro i nostri uffici per l’elaborazione di un progetto che però non mirasse solo a riparare i danni e a ripristinare la situazione originaria, ma piuttosto a migliorare e incrementare la fruibilità della piazza stessa, scegliendo, quindi di impiegare un tempo maggiore, ma realizzando un’opera quasi completamente nuova. Ovviamente abbiamo individuato anche i fondi necessari, 98mila euro come da progetto, e abbiamo mandato avanti le procedure. L’intervento – ha proseguito il sindaco Albore Mascia - ha tenuto conto innanzitutto delle problematiche di partenza, ossia l’esposizione della fontana ai venti da nord di Tramontana, più intensi, che spostano ingenti quantitativi di sabbia che finivano nella vasca danneggiando la parte impiantistica, con elevati costi di manutenzione. Il progetto ha mirato dunque a garantire un adeguato livello di fruizione pedonale, una giusta protezione della piazza verso la fontana, rispondente alle nuove normative, e una barriera lato mare che assicurasse un’adeguata protezione contro l’insabbiamento. Sul fronte della sicurezza, abbiamo deciso di installare sul bordo della fontana fronte piazza una balaustra in acciaio inox, utile e necessaria per evitare che anziani e bambini, ossia gli utenti particolarmente a rischio, possano cadere dalla piazza nella fontana. Ovviamente abbiamo ripristinato tutti gli impianti e il meccanismo che regola gli zampilli, sostituendo gli elementi irreparabilmente danneggiati; infine, per garantire un’adeguata protezione alla fontana, ed evitare il futuro riempimento della vasca della sabbia trasportata dal vento, nonostante pure la presenza di una siepe, abbiamo installato una doppia barriera attraverso la sistemazione di lastre sfalzate tra loro, sorrette da elementi in acciaio inox, che garantiscono la tenuta alla sabbia, barriere stampate digitalmente in modo da avere una colorazione sfumata dall’azzurro più intenso in basso sino a divenire trasparente in alto, con un taglio superiore tale da ricordare la forma di un’onda, proprio per richiamare e confondersi con il mare retrostante. E nel posizionamento delle lastre abbiamo prestato particolare attenzione al fabbisogno visivo e per questa ragione si è scelta un’altezza delle lastre che consente la vista del mare dalla piazza, dunque non abbiamo creato alcun ostacolo al panorama. Dunque la strategia progettuale è pienamente realizzata: abbiamo reso maggiormente fruibile la piazza da parte dell’utenza, abbiamo garantito una circolazione pedonale e ciclabile sicura, abbiamo riqualificato dal punto di vista urbanistico-ambientale le aree e abbiamo protetto in modo adeguato la fontana riducendo le spese di manutenzione e gestione. In bilancio abbiamo stanziato per l’intervento 98mila euro; le opere sono state realizzate dall’impresa Edilizia Candeloro Srl di Chieti, che, sul prezzo a base d’asta pari a 69mila 800 euro, ha proposto un ribasso del 26,612 per cento, aggiudicandosi l’intervento per la somma di 53mila 424 euro. Ma non basta: per incrementare ulteriormente il livello di sicurezza e controllo dell’intera area, nei giorni scorsi abbiamo completato anche un secondo intervento, atteso dalla città, ossia abbiamo installato un fitto sistema di videosorveglianza lungo il ponte del mare e la piazza, 11 telecamere in tutto, di cui 10 fisse e una mobile, con un ulteriore investimento pari a 19mila euro. Undici impianti che, mostrando immagini nitidissime, ci consentono di garantire il monitoraggio ventiquattro ore su ventiquattro, conservando le immagini per una settimana, dell’intero asse ciclopedonale, dei suoi ingressi, a sud e a nord, e della stessa piazza, un ottimo deterrente anche contro gli atti vandalici, oltre che per il controllo di quanto accade sul ponte, un’esigenza che, come ricorderete, si era manifestata, anche in occasione della scomparsa del giovane studente Roberto Straccia. Oggi l’area della Madonnina è assolutamente sicura e controllata”. Subito dopo il sindaco Albore Mascia ha scoperto la targa sistemata sulla piazza, sul muretto a ridosso della Fontana, che riporta un passo della poesia ‘Acqua’ di Gabriele D’Annunzio: ‘Acqua di Fonte…Acqua che Canti e Piangi…Tu sei la Vita, e Sempre Sempre Fuggi’.


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