Incendio in fabbrica di solventi: scuole riaperte in cinque comuni abruzzesi

02 Ottobre 2024   11:33  

Dopo l’incendio alla Kemipol di Scerne, verifiche ambientali escludono rischi tossici. Avviate le operazioni di bonifica per l'amianto.

Riapertura delle scuole e misure di sicurezza ambientale dopo l'incendio di Scerne

Le scuole dei comuni di Pineto, Atri, Roseto, Notaresco e Morro D'Oro riapriranno domani, dopo essere rimaste chiuse per precauzione a seguito dell’incendio presso la fabbrica di solventi Kemipol a Scerne di Pineto. La decisione è stata presa dai sindaci in base ai risultati delle analisi dell'Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale (Arta), che ha escluso la presenza di sostanze nocive nell’aria, dissipando i timori di una nube tossica.

Le attività produttive possono riprendere regolarmente, con l'indicazione per le aziende di verificare e, se necessario, sostituire i filtri dei sistemi di ventilazione. Durante una riunione in Prefettura, si è inoltre discusso della presenza di amianto nel tetto della fabbrica incendiata, che richiederà un’intervento di bonifica specifico e accurato.

Le prime verifiche hanno rilevato cemento-amianto nel tetto della Kemipol, parte del quale è crollato a causa delle fiamme. Un frammento del materiale, raccolto dai vigili del fuoco e analizzato nei laboratori dell'Arta, ha confermato la presenza di amianto. Questo materiale, spiegano gli esperti, diventa pericoloso se sbriciolato o disperso nell’aria, poiché le sue fibre possono essere inalate. La bonifica dell’area sarà quindi effettuata secondo rigidi protocolli, per evitare ulteriori contaminazioni.

Le autorità competenti, tra cui quelle sanitarie, sono state informate dei risultati delle analisi per valutare eventuali ulteriori azioni. Intanto, nelle aree limitrofe, e in particolare a Roseto, rimangono in vigore alcune misure di sicurezza precauzionali fino a giovedì, in attesa di ulteriori analisi da parte dell’Istituto Zooprofilattico, su richiesta del Sian (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione). Tali misure comprendono il divieto di raccolta e consumo di ortofrutta e foraggio, inclusa la raccolta delle olive e qualsiasi operazione di trebbiatura. È inoltre vietato il pascolo e il razzolamento di animali da cortile o domestici.

Questa vicenda ha acceso un faro sull’importanza di un monitoraggio costante dell’aria e di una gestione tempestiva delle emergenze ambientali. Le autorità assicurano che i controlli proseguiranno, soprattutto per monitorare eventuali ricadute a breve e lungo termine nelle aree più vicine al luogo dell’incendio.


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