Inchiesta "Grandi rischi bis", il pg Falcone avoca a sè il fascicolo: "Profili penali"

La motivazione: "Non corretta allo stato ipotesi archiviazione"

25 Febbraio 2014   11:15  

Il procuratore generale della Repubblica Giuseppe Falcone ha deciso di avocare a sè l'inchiesta "Grandi rischi bis", nella quale è indagato per omicidio colposo plurimo e lesioni l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.

In ordine a tale decreto, il magistrato ha quindi revocato la richiesta di archiviazione per lo stesso Bertolaso avanzata in due occasioni dalla Procura, in quanto - si legge nelle motivazioni - "considerate le ragioni dedotte, e le argomentazioni proposte che vanno in ogni caso approfondite e valutate in relazione agli elementi già acquisiti, dai quali emergono probabili profili di rilevanza penale, rispetto ai quali non appare corretta allo stato l'ipotesi di mera archiviazione, si dispone l'avocazione del procedimento".

Il fascicolo è stato sollecitamente restituito all'ufficio di Falcone, che ne ha affidato la trattazione all'avvocato generale Romolo Como, mentre l'inchiesta, pur se non è stato specificato, dovrebbe complessivamente durare all'incirca una trentina di giorni.

Contrariamente a quanto sostenuto dalla Procura, le parti lese hanno infatti sempre ritenuto Bertolaso il mandante, benché assente fisicamente, dell'esito della riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009, in cui vennero rilasciati messaggi incoraggianti per la popolazione, purtroppo tragicamente smentiti dal sisma del successivo 6 aprile.

Le parti offese, inoltre, hanno avanzato tra le altre richieste una censura all'indirizzo dei testimoni scelti dalla Procura, ossia gli ex componenti della Commissione condannati in primo grado a sei anni di reclusione, ritenuti non idonei a chiarire i fatti, in luogo di altre persone che avrebbero secondo i ricorrenti potuto portare a conclusioni differenti.

Niente allarmismo, i terremoti non sono prevedibili

 

 


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