Inchiesta "Re Sole", negata la libertà a Sorgi e Giordano

Confermate misure anche per Vaccarini e Di Ferdinando

10 Ottobre 2014   10:18  

Nessun elemento nuovo sarebbe emerso dall'interrogatorio cui è stato sottoposto lunedì scorso presso la Procura di Pescara Antonio Sorgi, il 55enne dirigente regionale indagato con le accuse di di associazione per delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti.

In tal modo per Sorgi, agli arresti domiciliari dallo scorso 30 settembre nell'ambito di un'inchiesta sulla gara d'appalto per l'ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare (affare da 2,4 milioni di euro), non sono venute meno le esigenze di custodia cautelare: in altre parole, il gip Romano Gargarella ha respinto la sua richiesta di tornare in libertà, sulla quale anche i pm Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli hanno espresso parere contrario.

Stessa decisione dei magistrati anche per quanto riguarda Antonio Giordano, 63enne funzionario del Comune di Francavilla e segretario della commissione per la gara d'appalto.

La mancata concessione della libertà ai due è da attribuirsi evidentemente al pericolo di reiterazione dei reati e di inquinamento e distruzione delle prove: circostanza, quest'ultima, che sarebbe suggerita anche da quanto emerso negli atti d'indagine, nei quali si fa cenno di un colloquio in cui Sorgi avrebbe detto alla moglie di "aver tolto tutta la roba da dentro lo scaffale".

Confermata anche la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività professionali e imprenditoriali per altri due indagati, il 48enne pescarese Giovanni Vaccarini, architetto della Sincretica srl, ed Antonio Di Ferdinando, anch'egli 48enne, costruttore di Giulianova.

Disposto invece il non doversi procedere, invece, per il quinto indagato, il dirigente del Comune di Francavilla e presidente della commissione di gara, Roberto Olivieri, 55 anni di Giulianova.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore