Inchiesta appalti, Wwf, servono regole chiare e trasparenza

30 Settembre 2014   16:29  

"Questa mattina l'Abruzzo si e' svegliato con la clamorosa notizia dell'arresto dell'alto dirigente della Regione arch. Antonio Sorgi a seguito di una inchiesta della Squadra Mobile della Questura di Pescara alla quale il WWF ha collaborato con un proprio esposto: decine di documenti per centinaia di pagine che hanno fornito agli inquirenti nuovi spunti e dettagli interessanti per il prosieguo delle indagini".

A qualche ora da quell'arresto il delegato regionale dell'associazione ambientalista, Luciano Di Tizio, torna sulla notizia per chiarire la posizione del WWF: "Al di la' del nostro esposto, relativo soprattutto ad altre vicende con analogo svolgimento ma avvenute in luogo diverso rispetto a quella che ha portato all'arresto, ci preme porre l'accento sull'assurda gestione che c'e' stata negli ultimi anni del Comitato per la Valutazione di Impatto Ambientale.

Una gestione - ha aggiunto - che dovra' essere profondamente riformata, a garanzia del rispetto delle leggi e dei diritti dei cittadini.

Le singole responsabilita' dovranno essere valutate dalla magistratura, ma quello che e' emerso nell'inchiesta avra' comunque conseguenze sul piano politico.

Non bastera' tuttavia cambiare le persone, scelta inevitabile e urgente, ma occorrera' anche modificare le regole, perche' nessuno mai piu' possa essere considerato un "re sole".

I funzionari e i politici - ha concluso Di Tizio - sono al servizio della collettivita' e non di se stessi, e perche' questo semplicissimo principio abbia seguito occorrono normative chiare e tali da consentire una vera partecipazione e una vera trasparenza.

E' questo quello che il WWF Abruzzo chiede con forza al nuovo governo e al nuovo consiglio regionale".


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