Inchiesta crolli: pronti i rinvii a giudizio. Si indaga su appalti

18 Febbraio 2010   14:54  

C'è una nuova emergenza questa volta morale a L'Aquila: ovvero la necessità di fare chiarezza, sull'ipotesi di infiltrazioni mafiose e del ruolo avuto nel cratere da parte dell'inquietante comitato d'affari implicato nell'inchiesta sul G8 della Maddalena. Dalle intercettazioni risulta infatti che alcuni imprenditori accusati di corruzione hanno lavorato a L'Aquila, o ci hanno provato in tutti i modi, cercando ovviamente di stabilire contatti, come è normale che sia, con le più alte cariche istituzionali coinvolte nella governance della ricostruzione, tra cui il presidente e commissario Gianni Chiodi e il provveditore alle opere pubbliche Giovanni Guglielmi. E dunque bisogna far presto per diradare sospetti e veleni, in un territorio già martoriato, reprimendo eventuali abusi e reati. Da qui la centralità della Procura della Repubblica dell'Aquila che, ribadisce il procuratore Alfredo Rossini, certo non è stata con le mani in mano in questi mesi, anche sul fronte degli appalti sospetti.

Certo, aggiunge, Rossini la Corte dei conti nelle emergenze gestite dalla Protezione civile ha le mani legate, i controlli sono più blandi, e dunque il rischio di reati e infiltrazioni è molto più alto.

infine venendo all'inchiesta sui crolli, Rossini annuncia, siamo in dirittura d'arrivo, infatti sono state oggi depositate le richieste di rinvio a giudizio.

 

 


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