Inchiesta su Sanremo: quanto ci è costato il Festival?

Una settimana fa si chiudeva il Festival di Sanremo, mettendo fine così alla gara tra cantanti, o presunti tali. Le polemiche, invece, continuano tutt'oggi, tra televoti forse truccati ed ascolti gonfiati. Vanity Fair alimenta il fuoco delle proteste gettando abbondante benzina.

Prima di andare sul pesante, però, sparge un pò di pepe sulla kermesse: Valerio Scanu la sera prima del debutto sarebbe rimasto fino a tarda notte nella stanza di Noemi. Prima  che pensieri maliziosi invadano le nostre menti, la rivista chiarisce che il cantante si trovava lì solo per tingerle i capelli di rosso. Mah.

Pare, invece, che Emanuele Filiberto di Savoia abbia una grossa nostalgia dei reality e così, dopo aver rifiutato l'Isola dei famosi italiana, potrebbe partecipare all'edizione spagnola (Supervivientes, ndr). Sempre il 'cantante' di sangue blu ha confessato come quello di Italia amore mio non sia esattamente il suo genere, preferendo di gran lunga il sound di Cure, Depeche Mode e Rolling Stones. Una vera rockstar, insomma!

Enrico Ruggeri, invece, si è divertito a sparlare un pochino su ospiti e rivali in gara. Se sul trio monnezza non ha sparato più di tanto, su Luca Laurenti e Morgan è andato a raffica: “Dopo averlo sentito interpretare in quel modo Crazy, Little Thing Called Love dei Queen, noi cantanti in gara avremmo dovuto mandare tutti a cagare e tornarcene a casa. E’ stato un insulto. Anche Morgan è stato patetico. Se uno vuole fare l’artista maledetto non può andare da Bruno Vespa a chiedere scusa. Lou Reed non l’avrebbe mai fatto. Uno come Kurt Cobain si è sparato sul serio”.

La parte più interessante dell'inchiesta è proprio quella sui cachet presi dai vari super-ospiti. Ecco l'elenco (tra parentesi è indicato cosa hanno fatto durante le loro esibizioni):

Paolo Bonolis: 120mila euro (mezz'ora di intervento)
Mary J. Blige: 60mila euro (ha cantato "Each Tear" senza band)
Michelle Rodriguez: 48mila euro (intervista)
Jennifer Lopez: 480mila euro (breve intervista, nuovo singolo più un medley di vecchi successi)
Bob Sinclair: 40mila euro (un paio di canzoni)
Ballerine del Mouline Rouge: 70mila euro (due balletti)
Dita Von Teese: 50mila euro (uno spogliarello)
P.s. Claudio Baglioni ne ha chiesti 200mila ma la produzione ha preferito non cadere in tentazione

Interessante, poi, la vicenda riguardante Tiziano Ferro: il cantante avrebbe dovuto essere sul palco dell'Ariston, soprattutto per duettare con Mary J. Blige, ma si è tirato indietro all'ultimo momento per una laringite. In realtà il cantante non era affatto malato, semplicemente non è voluto andare a Sanremo.

Le ragioni sono due: prima di tutto, ha preferito festeggiare i trent'anni a Londra con i suoi amici; in secondo luogo, più importante, ha voluto evitare eventuali domande sulla presunta omosessualità dopo le dichiarazioni di Alessandro Cecchi Paone.

Ancora più complicata la storia con protagonista Cristian De Sica. Il comico romano avrebbe ben volentieri accompagnato Antonella Clerici in una delle cinque puntate, ma la Rai doveva in cambio acquistare uno dei film del figlio e trasmetterlo in prima serata. L'azienda ha rifiutato la proposta e non se n'è fatto più nulla.

Chiudo l'articolo con le parole del giornalista Giorgio Dell'Arti in merito alla protesta dell'orchestra, ma non solo:
“La regia occulta ha persino dato ordine agli orchestrali di indignarsi e di lanciare gli spartiti. Oltre che con diritto di lavoro, loro sono dipendenti Rai e fanno necessariamente quel che gli si dice. Infatti, mentre inscenavano la finta protesta, a cui i giornali hanno creduto, ridevano a crepapelle. Si voleva rappresentare la lotta della Destra contro gli intellettuali che si vedono poi smentiti dal popolo, il cui cuore palpita all’unisono con quello del governo. Su questa maccheronata è poi stato sparso l’insipido parmigiano di Maurizio Costanzo, che ha demagogicamente portato in video gli operai di Termini Imerese per raccogliere il più facile dei consensi su una questione, invece, drammaticamente difficile. Infine, a proposito di regole infrante, l’imbarazzante pistolotto di Lippi a favore del canto italiota di Pupo-Savoia oppure lo sproloquio concesso a Cocciante per reclamizzare uno spettacolo in cui ha le mani in pasta anche il direttore artistico del Festival Gian Marco Mazzi”.

Meditate gente, meditate...

Francesco Balzano