Inchieste crolli, i familiari delle vittime: "Con il lodo Mondadori risarcimenti a rischio"

Il premier ha già fatto un passo indietro rispetto il Lodo a sua firma, ma se così non fosse, i processi aquilani relativi ai crolli non saranno risarciti fino alla definitiva pronuncia della Cassazione: lo denuncia l’avvocato Wania Della Vigna in un'intervista al quotidiano il Centro.

La sospensione del risarcimento dei danni è prevista nella nuova manovra finanziaria 2011, il lodo Berlusconi, quindi si abbatte anche sui processi aquilani. Le parti civili, costituite nei maxi-processi per i crolli, in caso di condanna degli imputati, dovranno attendere tempi lunghi per ottenere il risarcimento del danno.

“La sospensione del risarcimento dei danni, prevista nella nuova manovra finanziaria 2011, approvata il 4 luglio dal Consiglio dei ministri e portata dinanzi al Presidente della Repubblica, colpisce anche i processi aquilani. Infatti,” spiega l’avvocato Della Vigna, che assiste alcuni familiari delle vittime ammesse come parti civili ai processi, “la norma in questione obbliga il giudice a sospendere l’esecutività delle condanne, nel caso di risarcimenti superiori ai 20 milioni di euro (o 10 milioni nelle sentenze in primo grado), fino alla sentenza in Cassazione.”

Così gli enti pubblici citati come responsabili civili, quali la presidenza del Consiglio dei ministri, nel processo contro la Commissione nazionale grandi rischi, nonché il ministero dell’Università e la Regione Abruzzo, nel procedimento penale per il crollo della Casa dello studente, nel caso di condanna degli imputati, non dovranno risarcire le famiglie delle vittime, se non dopo la sentenza definitiva della Cassazione.

“Le sentenze di primo e di secondo grado – spiega ancora l'avvocato- saranno private della efficacia esecutiva. Inutile ribadire che i parenti delle persone decedute e i feriti attendono dai processi solo verità e giustizia. Tuttavia, tale manovra penalizza notevolmente le vittime, a favore dei grandi debitori e delle amministrazioni.”