Incidente mortale sull'A14, grande folla al funerale

Il parroco: "Troppe morti su quel tratto"

03 Giugno 2014   10:19  

Erano in tanti coloro che ieri si sono radunati presso la parrocchia dello Spirito Santo di Pescara per l'ultimo saluto ad Emanuela Morosini, 39 anni, e la figlia Vittoria, appena 10, morte a seguito dell'uscita di strada dell'auto nei pressi del viadotto del Riccio sull'A14, dopo un volo di circa 60 metri.

Un'angoscia tremenda, quella che avvolgeva i tantissimi intervenuti cui andava ad aggiungersi l'apprensione per il padre, Angelo Aristone, ancora in lotta tra la vita e la morte all'ospedale di Pescara. Sono entrate in chiesa insieme, le salme di madre e figlia, la prima verde chiaro e la seconda bianca.

Solo la domenica prima, in quella stessa chiesa la piccola Vittoria aveva ricevuto la prima comunione. "La natura assegna ad ogni genitore un legame speciale con il proprio figlio" - ha detto don Giorgio Campilii - "e quello che univa Emanuela e Vittoria lo era ancor di più, come se l'una non potesse vivere senza l'altra".

Don Giorgio è poi tornato sul terribile incidente: "Non è nostro compito interrogarci sulla dinamica di quanto avvenuto nè giudicare la sicurezza di quel tratto di strada, dove tante sono state le morti, tra cui un nostro parrocchiano 22 anni fa. Oggi siamo qui per stringerci intorno a due famiglie".

Tanti i momenti di commozione, come quando un amichetto di Vittoria è corso ad abbracciare i nonni materni, o come quando i compagni di scuola e la maestra hanno ricordato le esperienze di classe insieme alla bimba, in mezzo a tante lacrime.


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