Indennizzi alle imprese, mancano i soldi, chi li ha presi? Chi li trattiene?

Esclusivo Abruzzo24ore.tv

21 Giugno 2011   10:35  

La notizia ha del clamoroso.

L'SGE non sa che il Comune dell'Aquila sta erogando, in molti casi, indennizzi molto più bassi di quelli richiesti dalle aziende e rendicontati dallo stesso Comune alla Sruttura Gestione Emergenza, creando un "tesoretto" di cui la stessa struttura e Chiodi non erano a conoscenza.

In un incontro tra la nostra testata e il Commissario, sono venute fuori delle richieste di chiarimenti da parte di aziende che si sono viste erogare dal Comune somme inferiori rispetto a quelle dichiarate sul sito della SGE.

Ha del clamoroso la richiesta di un azienda di un indennizzo di 126mila euro, vidimata dal Comune ed inviata da quest'ultimo alla SGE. Il Commissario eroga 126mila euro, ma all'azienda dal Comune arrivano solo 25mila euro. E gli altri fondi? La struttura del Commissario, chiedendo lumi al Comune, ha impiegato ben 4 mesi per ricevere una risposta che, comunque, la stessa struttura giudica insoddisfacente, ma soprattutto, che fine hanno fatto quei 101mila euro?

Si apre l'inquietante scenario di un fondo inutilizzato nelle casse comunali, lo stesso Chiodi durante il nostro incontro rimane basito mentre ascolta la sua dirigente. "L'importante, adesso, è chiedere i resoconti ai comuni e che siano dettagliati", si affretta a dire "i soldi non erogati devono tornare nelle nostre disponibilità". 

Qualche giorno, fa l'Assessore Comunale Marco Fanfani aveva dichiarato ai nostri microfoni che si dovessero riaprire i termini di presentazione delle domanda di indennizzo, per dare alle aziende che non avevano presentato la domanda in tempo una seconda opportunità. Su questo il Commissario si è dimostrato decisamente contrario, perchè "non ci sono fondi ulteriori per il capitolo indennizzi alle imprese" dichiara Chiodi. Ma se il "tesoretto" fosse vero si aprirebbero scenari fantasiosi.

 

Indennizzi e ritardi

Indennizzi alle imprese, il primo passo per la rinascita dell'economia aquilana, il passo che doveva consentire alle aziende di avere quella disponibilità per riacquisire strumentazioni essenziali alla ripresa della propria attività, ma che dovevano, poi, essere supportate da molte altre iniziative di supporto economico.

Ad oggi rimane l'unico sostegno alla ripresa, visto che sgravi e zona franca non si sono viste, ma anche su questo le perplessità sono tantissime.

Succede che, da un po' di tempo, il Commissario alla Ricostruzione Gianni Chiodi e l'assessore alla attività produttive Marco Fanfani si rimpallino la "colpa" dei ritardi nell'erogare anche questo unico contributo alle aziende che hanno avuto danni.

L'indennizzo viene erogato dietro la presentazione di una folta documentazione che comprovi i danni subiti per colpa del sisma del 6 aprile 2009 ed una perizia giurata.

Una volta reperiti gli incartamenti e inviata la documentazione, il Comune dell'Aquila apre un fascicolo sull'azienda "X" e con un'istruttoria, stabilisce se ha diritto e quanto sarà l'importo indennizzato.

Fatto questo, il Comune si preoccupa di trasmettere gli atti alla SGE (Struttura Gestione Emergenza) che recepisce l'incartamento e eroga la somma richiesta al Comune che a sua volta la liquida all'imprenditore titolare dell'azienda "X".

Lo stesso Commissario Chiodi è rimasto stupefatto da questi dati.



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