Individuate le aree per le case provvisorie-definitive

Oggi iniziano gli espropri, proprietari indennizzati

14 Maggio 2009   09:51  

Operazione casette antisismiche ufficialmente al via. L'avvio della complessa ed importante fase ci sarà oggi con l'acquisizione dei terreni individuati, alcuni pubblici, altri privati. Non sono state tuttavia chiarite le modalità con le quali si è proceduto alla scelta dei siti. Molti cittadini già sono sconfortati dal fatto che solamente un paio di zone dove far sorgere le casette provvisorie sono a ridosso della città - è il caso di Sant'Antonio e San Giacomo - mentre tutte le altre, una ventina, sono individuate in estrema periferia e nelle frazioni.
Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, ha confermato che le casette saranno pronte per settembre e che saranno strutture confortevoli e sicure fatte con tecnologie all'avanguardia, di quelle usate in Giappone e California. La stima è di 3mila case che dovranno ospitare circa 13 mila persone che non potranno rientrare nelle abitazioni per la gravità dei danni provocato dal sisma del 6 aprile. Bertolaso ha ribadito che ci sono le condizioni per un iter spedito e per mantenere le promesse fatte. "Da oggi - ha spiegato - tutti i tecnici dell'agenzia del territorio cominceranno ad entrare in queste terre, alcune delle quali di proprietà privata. Gli interventi cominceranno nei giorni successivi. Non si tratta di case di legno, ma di qualcosa di più importante, significativo e moderno. Sono insediamenti anti sismici costruiti utilizzando le tecnologie più moderne, di quelle che si usano oggi in Giappone in California per fronteggiare situazioni del genere". Nell'annunciare l'operazione, Bertolaso non ha mancato di affrontare il problema degli espropri di molti terreni privati. "Vorrei rassicurare i proprietari che avranno anche questa brutta sorpresa di vedersi prese le aree che ci serviranno per le casette - ha chiarito -. Tutti saranno adeguatamente indennizzati per quelli che saranno gli interventi". Sono stati già avvertiti? "Li abbiamo già avvertiti perché gli elenchi sono stati esposti nell'albo pretorio e ne abbiamo dato comunicazione attraverso il nostri sito ed i quotidiani locali in quanto sono moltissimi e quindi non potevamo raggiungerli uno per uno".

Chiaro il piano di svuotamento delle tendopoli, un piano che dipende dalla volontà dei cittadini: secondo Bertolaso dovrà restare nelle tende fino a settembre chi, avendo la casa inagibile, non vorrà andare negli appartamenti di amici o parenti o in quelli che metterà a disposizione la protezione civile, che ha iniziato il reperimento degli appartamenti a prezzi di affitto calmierati. Il capo della protezione civile ha parlato anche del decreto legge e delle ordinanze. "Come previsto, ieri mattina il governo ha presentato gli emendamenti che avevo concordato la settimana scorsa con i sindaci e il presidente della Regione. Non c'é stata nessuna diatriba, nessuna polemica, nessun contrasto come invece purtroppo ho letto su qualche organo di stampa. Abbiamo lavorato insieme serenamente con i tecnici del ministero dell'Econimia". Le ordinanze? "La prima per gli interventi rapidi e leggeri verrà emanata fra fine mese e i primi di giugno - ha chiarito ancora -, la seconda quella per la ricostruzione pesante, il giorno dopo che sarà stato convertito in legge il decreto legge". In riferimento all'appoggio della politica, Bertolaso ha evidenziato che non ha registrato critiche ma "quello che mi importa, non è tanto il giudizio o l'appoggio dei politici quanto il giudizio e l'appoggio di 80mila persone che sono fuori casa. Fino a quando capirò, sentirò, che loro condividono questo percorso, io andrò avanti".

 

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