Infanticidio-suicidio di Pescara, lo choc dei testimoni: "Ci rimarrà sempre in mente la donna"

"Col fuoco addosso continuava a chiedere aiuto per la bimba"

28 Aprile 2014   16:13  

In decine hanno assistito impotenti all'infanticidio-suicidio di Gianfranco Di Zio e della figlioletta Neyda nel tardo pomeriggio di ieri, e con ogni probabilità non dimenticheranno mai la tragedia cui loro malgrado sono stati costretti ad assistere.

La coppia testimone della tragedia si trovava a passeggiare nei pressi di via Lago di Chiusi: apparentemente, una passeggiata come tante altre, e così sarebbe stato se non si fossero trovati di fronte un'auto in fiamme, dalla quale hanno visto uscire una donna, Ena Pietrangelo, avvolta dal fuoco.

Per quanto sconvolti, hanno immediatamente chiamato i soccorsi, e sono riusciti a scattare una foto, mostrata alle decine di persone riversatisi in strada nei minuti successivi.

Poi sono andati via, visibilmente provati. "Sono andati via non appena è giunto l'elicottero di soccorso" - ha affermato uno degli intervenuti - "e, sconvolti, dicevano che avrebbero rivisto in sogno la donna avvolta dalle fiamme che chiedeva aiuto per la figlia".

"Ho visto alzarsi una colonna di fumo e mi sono subito allarmato" - ha detto un altro residente della zona - "poi ho sentito una sirena ed ho visto giungere un elicottero di soccorso. Sulle prime abbiamo tutti pensato fosse scoppiato qualcosa nella vicina ricicleria, di certo non immaginavamo si fosse compiuta una tale tragedia".


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