Influenza, Rezza (Iss), lotti sospetti non saranno utilizzati

02 Dicembre 2014   11:56  

"Le prime indagini sui due lotti sospesi dall' Aifa non hanno presentato particolari anomalie e comunque quelle dosi non verranno utilizzate: vaccinarsi e' importante, soprattutto per le categorie a rischio. Le segnalazioni che arrivano ci dicono che c'e' un' associazione temporale tra somministrazione del vaccino e decesso, ma questo non significa che ci sia un nesso causale tra vaccino e decesso".

E' quanto dichiara il direttore delle malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanita', Gianni Rezza, contattato dall'Agi in merito alla morte della 90enne di Frisa (Chieti), avvenuta 22 ore dopo la somministrazione di una dose del vaccino appartenente al lotto sospeso dall'Aifa 143301. La Procura di Lanciano ha disposto l'autopsia della salma della donna per chiarire le cause del decesso, come "atto dovuto", spiegano gli inquirenti.

"Non conosco il caso specifico abruzzese, ma dalle prime analisi su quei lotti sospesi, che comunque non verranno piu' utilizzati, non sembrano esserci anomalie: inoltre, il Fluad si tende a dare a persone molto anziane e a rischio proprio perche' stimola una migliore risposta immunitaria - spiega Rezza -.

Il vaccino antinfluenzale fa risparmiare molte complicanze che derivano dall'influenza, soprattutto nelle categorie a rischio. Non vorrei che sull'onda emotiva degli ultimi accadimenti non ci si vaccini per paura e si finisca per subire problemi seri dalle complicanze dell'influenza", sottolinea Rezza.

L' Aifa e l' Iss hanno diramato ieri una nota congiunta in cui comunicato l' esito "completamente negativo" delle prime analisi effettuate sui vaccini appartenenti ai lotti sospesi 143301 e 142701.

"I risultati dei test confermano la sicurezza del vaccino antinfluenzale, escludono la presenza di endotossine e hanno mostrato che nei lotti risulta conforme l'aspetto e il contenuto in antigene del vaccino del virus dell'influenza", si legge nella nota.

"L'Aifa e l'Iss, sulla base di queste risultanze, invitano quindi tutti i soggetti, in particolare quelli a rischio, a sottoporsi alla vaccinazione per evitare di andare incontro alle complicanze di questa malattia infettiva che ogni anno causano circa 8.000 decessi in Italia, in particolare nella fascia di popolazione al di sopra dei 65 anni", conclude la nota.


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