Infortuni sul lavoro, nel 2007 in Abruzzo sono stati 22737

Il convegno dell'Inail

05 Dicembre 2008   13:46  

Nel 2007 in Abruzzo si sono verificati 22.737 infortuni sul lavoro con una diminuzione del 5,1%, rispetto al 2006. Si sono verificati anche meno casi mortali, che passano da 41 a 25, di cui 10 a causa di incidenti stradali. Lo dice l'annuale rapporto Inail sulle malattie professionali. L'incoraggiante risultato consolida il trend del 2006 ed e' superiore alla media nazionale. Un trend che si conferma in Abruzzo anche nei primi sei mesi del 2008, con un decremento degli infortuni del -3,4% pari a 11.003 casi. I casi mortali avvenuti nel semestre sono stati invece 14. I dati sono stati resi noti nel corso del convegno nazionale dell'Inail, "Le nuove Tabelle delle Malattie professionali" , svoltosi questa mattina nell'auditorium dell'Universita' D'Annunzio a Chieti. "La prevenzione - ha commentato il direttore regionale Inail Ferdinando Balzano - sta dando buoni risultati - la lotta agli infortuni e' diventato negli ultimi anni un problema nazionale, e questo e' stato utile. Certo il numero degli infortuni e' ancora alto per un paese civile, ed e' ancora tanta la strada da percorrere, ma abbiamo imboccato la strada giusta". Un dato negativo fotografato dal Rapporto e' l'aumento del 13,5% del numero delle malattie professionali denunciate, passate dalle 2.026 del 2006 alle 2.301 del 2007. Un numero di molto superiore alla media nazionale, il doppio di Campania e Sicilia. Un terzo di tutte le denunce presentate nel Sud Italia. I casi pero' effettivamente riconosciuti e indennizzati sono di gran lunga inferiori, in media con il dato nazionale. Da qui la grande importanza delle nuove tabelle delle malattie professionali, modificate ed ampliate in seguito al Decreto ministeriale del 9 aprile 2008, presentate oggi a Chieti.

Nel settore industriale le malattie professionali riconosciute passano da 58 a 85. Nel settore agricoltura passano da 27 a 24. Vengono riconosciute in particolare le malattie dell'apparato muscolo-scheletrico come ad esempio l'ernia al disco, cui sono soggetti camionisti, autisti e agricoltori, patologie del menisco, sindromi da tunnel carpale, patologie muscolari agli arti superiori cui sono esposti lavoratori, come i sarti, che compiono movimenti ripetitivi e seriali. L'ampliamento della tabella estende dunque un diritto a lavoratori prima non tutelati e sara' piu' agevole ottenere l'indennizzo. Il riconoscimento della malattia professionale avviene in seguito ad un rigoroso esame clinico-strumentale da parte dei medici che operano nel Centro Poli-diagnostico dell'Inail, unico in Italia ad essere dotato di tutte le apparecchiature per lo studio delle malattie professionali. Gli indennizzi o "rendite" vengono calcolati in base allo stipendio e alla gravita' della patologia e sono pari ad una cifra compresa tra i 200 ai 3.380 euro mensili. "Una chiara definizione delle nuove patologie professionali - spiega il professor Paolo Boscolo dell'Universita' di Chieti - consentira' di mettere a punto strategie di prevenzione piu' efficaci e puntuali e avra' come effetto positivo anche la diminuzione del contenzioso, molto costoso per l'erario". Analizzando il dato relativo agli infortuni sul lavoro emerge che nel settore industriale la diminuzione e' stata del - 3,5% e non e' stata omogenea sul territorio. In provincia di Chieti infatti gli infortuni aumentano del +0,7%, all'Aquila e Pescara si registra invece un -6%. Comparto piu' a rischio quello dell'industria manifatturiera e delle costruzioni. Il 15% degli infortuni avvengono su strada. Il 12% degli infortunati sono cittadini stranieri (2.418). Anche nel settore agricoltura si registra un significativo calo degli infortuni, - 18,9% , che arriva al -26% in provincia di Chieti. Va pero' sottolineato che nei primi sei mesi del 2008 gli infortuni sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2007 in provincia dell'Aquila (+12,2) e Chieti (+3, 6). Anche nel 2008 la media regionale decresce comunque del -2,7%.


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