Il vice sindaco di Pescara Del Vecchio "cerca di giustificarsi dopo che le intercettazioni hanno scoperchiato un vaso di Pandora, di cui fino a ieri si immaginavano le nefandezze che oggi sono di dominio pubblico".
Inizia cosi' una nota di Carlo Masci, coodinatore provinciale di Forza Italia e capogruppo consiliare di Pescara Futura, relativamente alla vicenda dell'inquinamento delle acque di balneazione.
"Ma nel farlo - prosegue l'esponente politico - acuisce ancora di piu' la sensazione di rigetto di una citta' nauseata dall'irresponsabilita' proprio di Alessandrini e Del Vecchio.
Nessun pentimento di fronte al fatto che loro, che dovevano tutelare i pescaresi di fronte ad un rischio reale per la salute pubblica, hanno manipolato le carte per nascondere i fatti gravissimi.
Nessun riconoscimento di responsabilita' di fronte all'improvvisazione pericolosa con cui hanno gestito la questione inquinamento. Nessuna marcia indietro rispetto alle falsita' dette alla citta', all'opposizione in Consiglio e in Commissione, ai Magistrati.
Nessun riferimento ai dirigenti utilizzati per organizzare una vera e propria truffa, con la creazione di due ordinanze fasulle, nei confronti dei consiglieri di opposizione.
Del Vecchio dice che non ha saputo niente fino al 3 agosto?
Dov'era - si chiede Masci - il 29 luglio quando si e' rotta la conduttura Aca ed e' cominciato lo sversamento di 30 milioni di litri di liquami al fiume?
Era li', ed oggi continua a dire falsita'! Alessandrini e Del Vecchio non sono degni di rappresentare Pescara ed i pescaresi, per la loro manifesta incapacita', per il loro reiterato comportamento farisaico, anche di fronte all'evidenza dei fatti.
E' ora - conclude Carlo Masci - di riprendere dal cassetto le magliette con la scritta 'Alessandrini dimettiti!".