L'83 % del giovanissimi abruzzesi utilizza da solo il computer, il 71 per cento naviga in internet per quasi due ore al giorno, sono i dati emersi dal progetto “Internet Radio e minori” promosso dal Corecom Abruzzo con l'ausilio di Territorio Sociale.
I giovanissimi coinvolti nella ricerca sono stati 200, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, studenti di 9 scuole di tutto l'Abruzzo. La ricerca, che ha coinvolto anche le famiglie, ha mostrato come i giovanissimi siano forti frequentatori del web, spesso però inconsapevoli, e talvolta attratti dal ciò che ciò di peggio on line
La ricerca ha messo i giovani a confronto con le famiglie e gli insegnanti con l'ausilio di docenti esterni: il giornalista Angelo De Nicola, l'esperto in tecnologie Paolo D'Amato e la psicologa di Territorio Sociale Giorgia Manilla. I temi affrontati hanno riguardato il sexting, ovvero l'uso di sms per l'invio di messaggi sessualmente espliciti, la pedopornografia, i social, le chat, e soprattutto il cyberbullismo, che come spiega la pscicologa non è affatto da prendere alla leggera.
Il dato emerso dalla ricerca è quello di un gap profondo tra genitori e giovani ormai esperti di tecnologie, e il progetto ha cercato di ricucire questo rapporto. La ricerca ha disegnato anche un quadro dello sviluppo tencologico della regione; c'è una buona diffusione del computer, scarsa quella di tablet e i pad (rispettivamente al 6% e al 4% del campione preso in esame. Le famiglie che hanno più facilità di accesso ad internet risiedono nella province di Teramo e Pescara. Ci sono rischi on line, ma il principale obiettivo nell'accedere ad internet per i ragazzi è il divertimento (al 72%) cui segue la socializzazione con facebook e twitter al 60%. La ricerca ha puntato anche a mostrare ai giovani che internt è una risorsa per il futuro.
Nell'intervista:
Filippo Lucci, presidente Corecom Abruzzo
Giorgia Manilla, psicologa Territorio Sociale