Interrogazione parlamentare sul sequestro delle carriole

01 Aprile 2010   15:33  

Sequestro carriole: c'è un'interogazione parlamentare

Domenica 28 marzo alcune centinaia di cittadini del centro storico de L'Aquila, che avevano organizzato una manifestazione con le carriole per portare via le macerie del terremoto dell'aprile scorso, sono stati  identificati dalla Digos ed è stato loro impedito di riunirsi
in una Assemblea. Sul trattamento riservato dalle autorità ai cittadini dell'Aquila, rimasti tutti senza casa e con molti parenti deceduti tra le macerie, i deputati radicali, prima firmataria Rita Bernardini, hanno depositato oggi una interrogazione parlamentare urgente al Governo.
 
Qui di seguito il testo integrale:
 
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
 
Al Ministro degli Interni
 
Per sapere - premesso che:
 
- domenica 28 marzo centinaia di cittadini della Città de L'Aquila, colpita da un grave terremoto nell'aprile scorso, si sono nuovamente recati con delle carriole nei luoghi dove giacciono ancora le macerie dei crolli dei palazzi per portare via i detriti che inspiegabilmente vengono lasciati ai margini delle strade;
 
- gli agenti della Digos hanno immediatamente sequestrato alcune carriole; in uno dei verbali di sequestro è stato scritto nell'Oggetto quanto segue: "Verbale di sequestro di una carriola, in pessimo stato di conservazione, con contenitore in ferro di colore blu, con legatura in ferro sotto il contenitore, e cerchio ruota di colore viola, e di due pale con manico in legno a carico di...";
 
-  una carriola è stata tolta perfino dalle mani di un bambino dieci anni, Andrea. In tutto, gli uomini della Digos ne hanno sequestrate un quindicina per metterle dentro i furgoni. Venti carriole sono state solo respinte, non ammesse, e sono restate fuori dal centro storico;
 
- la manifestazione promossa dal 'Comitato dei Cittadini che abitavano il centro storico de L'Aquila ha come scopo quello di organizzare il trasferimento delle macerie causate dal crollo di alcuni palazzi che senza alcuna spiegazione rimangono ai margini delle strade;
 
- I manifestanti sono ugualmente entrati nel centro storico come normali cittadini e hanno preso alcune carriole che avevano nascosto precedentemente dentro un tendone a piazza Duomo; è stato poiformato un corteo sulla via principale che si è diretto verso piazza Nove Martiri; la Digos è rimasta a guardare, ma ha provveduto a identificare tutti i manifestanti;
 
- La piazza è invasa dalle macerie e il popolo della carriole si è messo al lavoro sotto la lente di decine di telecamere prima di riunirsi in assemblea; anche l'assemblea è stata vietata dalla Digos;
 
 
Per sapere:
 
-quali sono le ragioni per le quali le macerie del terremoto de L'Aquila non vengono rimosse;
 
- quali sono i motivi per i quali non si permette agli abitanti del centro storico di conoscere lo stato delle attività messe in campo relativamente alle loro abitazioni crollate;
 
- per quale motivo viene impedito ai cittadini del centro storico de L'Aquila di manifestare liberamente per denunciare il fatto
che da mesi le macerie del terremoto non vengono portate via;
 
- per quale motivo la Digos è intervenuta per identificare i manifestanti e ha vietato una Assemblea degli stessi;
 
-per quale motivo sono state sequestrate le carriole e quale pericolo potevano avere in mano ai manifestanti, tutti cittadini del centro storico de L'Aquila, che hanno vissuto la doppia tragedia della perdita di loro cari oltre che delle loro abitazioni;
 
- non ritiene il Governo che il trattamento verso quei cittadini dovrebbe avere un approccio molto più delicato e di attenzione alle loro richieste proprio per la situazione di grave disagio in cui si trovano;
 
I deputati radicali - pd:
 
Rita Bernardini,
Elisabetta Zamparutti,
Maurizio Turco,  
Marco Beltrandi,
Maria Antonietta Farina Coscioni,
Matteo Mecacci


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