Intervista al Presidente del Parco Sirente-Velino Nazzareno Fidanza

20 Luglio 2006   17:10  

Dare una svolta nella gestione del Parco regionale Sirente-Velino. E´ questo l´obiettivo del nuovo presidente Nazzareno Fidanza alla guida dell´ente dallo scorso venerdì. Quella del Parco - ha spiegato Fidanza - è stata per troppo tempo una macchina impantanata, pur avendo potenzialità enormi. Nella prima intervista rilasciata alla stampa, il Presidente ha tracciato le linee guida del suo programma per il rilancio dell´attività del Parco.

Presidente, perché definisce il Sirente-Velino una macchina bloccata?

"E´ evidente che la gestione del Parco è stata fallimentare. Lo dico con dispiacere, perché a causa della cattiva gestione del passato sono state perse enormi occasioni per il territorio del Parco. Non si può più agire con la superficialità che ha caratterizzato la passata amministrazione.

Cosa intende fare per risalire la china?

Come prima cosa è necessario ricomporre il consiglio direttivo, con cui metteremo in campo un programma concertato con i sindaci e i presidenti delle comunità montane per dare risposte esaurienti alle istanze delle comunità locali.

Ha in mente una trategia precisa di rilancio del Sirente-Velino?

Abbiamo progetti chiari, partendo dall´accordo quadro con la Regione. Il turismo è la sfida più importane con la quale dobbiamo misurarci: e quando si parla di promozione turistica si parla di valorizzazione delle peculiarità del territorio a trecentosessanta gradi.

In che modo sarà rilanciata l´immagine turistica dei centri del Parco?

Quando si parla di valorizzazione del territorio con l´intento di avviare l´industria del turismo significa per prima cosa puntare sulla conservazione e la protezione dell´ambiente attraverso collegamenti con gli esperti e l´università. Poi bisogna pensare a valorizzare tutte quelle che sono le nostre caratteristiche: dall´artigianato ai prodotti enogastronomici, come quelli legati alla pastorizia.

Quando dice che è necessario dare una risposta alle istanze delle comunità locali, cosa intende?

Migliorare i servizi per la popolazione residente nei comuni del Sirene-Velino, questa è la prima misura per scongiurare lo spopolamento di questi centri e, anzi, invogliare molti cittadini a tornare a vivere stabilmente nel Parco. Poi bisogna fare in modo di ridurre i disagi tipici dell´ambiente protetto. Mi riferisco ad esempio ai danni provocati dalla fauna selvatica ed in particolare dai cinghiali: sarà necessario ridurne il numero attraverso abbattimenti selettivi ed un´attenta attività di controllo che sarà affidata ad esperti selecontrollori.

E´ ottimista sul futuro del Sirente-Velino?

Si, credo con fermezza che le enormi potenzialità naturali che abbiamo, la nostra punta di diamante, porteranno benessere in questi posti. E´ necessaria però una politica attenta e lungimirante: spirito di servizio. Il mio impegno va esattamente in questa direzione.


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