Inzaghi è la Migliore Scusa per l'Annata Fallimentare del Milan e di Silvio Berlusconi Presidente

29 Aprile 2015   05:00  

MILANO - Nonostante l'annata fallimentare del suo Milan, Filippo Inzaghi pare sicuro di se e dell'appoggio del Presidente Silvio Berlusconi.

Quest'ultimo infatti gode ancora della scusa del tecnico a cui dare fiducia, della bandiera rossonera che non si può cacciare, ma in definitiva è tutta una questione di costi.

Cacciare Inzaghi costerebbe moltissimo alle casse della società e non è detto che si riesca ad ottenere un piazzamento da "bonus" finanziario.

Così mentre da un lato i Berlusconi trattano la cessione del diavolo al thailandese, dall'altro cercano di ottimizzare e non sperperare ad un passo dal disimpegno economico.

Quindi il clima in casa Milan non è dei migliori, ma ora bisogna pensare soltanto alla gara di questa sera, a San Siro, contro il Genoa.

Il tecnico rossonero risponde in coneferenza stampa ai giornalisti per punti:

Genoa. «Sta facendo un ottimo campionato. È una squadra che può giocarsela con tutti, ha fatto ottime partite. Ma noi dipendiamo molto da noi stessi. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque. Udine è stato solo un episodio casuale, sono sicuro ci sarà una reazione».

Clima. «Mi è dispiaciuto pensare che i giocatori non fossero d’accordo. Hanno preso consapevolezza che era giusto il ritiro. Sono state dette cose molte fasulle. La risposta più bella la dovremo dare sul campo. Dobbiamo riscattare una partita brutta come Udinese. Domani abbiamo la possibilità di farlo a San Siro».

Classifica. «Se non vinciamo, casca tutto. Finché c’è speranza, ce la giochiamo fino alla fine. Abbiamo una gara da fare con cuore e rispetto per la gente che verrà a vederci. Dobbiamo dimostrare domani una bella reazione».

Recuperi. «Abbiamo giocato sabato. Due-tre innesti ci saranno. Devo valutare Antonelli: l’idea è di far giocare De Sciglio. Paletta ha preso una ginocchiata, stamattina faceva fatica a correre. Lì abbiamo tante valide alternative, vedremo un po’».

Tattica. «Ogni giocatore deve metterci qualcosa in più. Mi sono arrabbiato perché a Udine la squadra non ha dato tutto».

Niang. «Siamo contenti quando i nostri giocatori vanno fuori e fanno bene. Pensavo avesse bisogno di giocare con più frequenza. Son contento di quello che sta facendo. Gli auguro ogni bene possibile, a parte domani».


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