Iran, Boeing precipitato, il canadese Trudeau: "Abbiamo le prove, abbattuto da missili iraniani"

10 Gennaio 2020   10:03  

"Una cosa è certa: questo aereo non è stato colpito da un missile". Lo ha ribadito stamani in una conferenza stampa il presidente dell'Organizzazione per l'aviazione civile iraniana, Ali Abedzadeh, negando le accuse secondo cui il Boeing ucraino precipitato all'alba di mercoledì a Teheran sia stato abbattuto per errore da un razzo iraniano 

A sostenere la tesi del missile è  il premier canadese Justin Trudeau citando fonti di intelligence dopo che, in giornata, si era fatto sempre più forte il sospetto che il disastro del Boeing 737-800 della Ukrainian International Airlines, costato la vita a 176 persone - tra cui 63 canadesi -, non fosse stato provocato da un problema tecnico,ma da un impatto in volo.

Avanzata dalle autorità di Kiev e rilanciata da fonti di intelligence americane e irachene, la versione non è stata esclusa neppure da Donald Trump. "Qualcuno potrebbe aver commesso un errore. Ho un mio sospetto su quanto accaduto", aveva detto il presidente americano, nel pieno delle tensioni con la Repubblica islamica. 

Zelensky, parlerò con Pompeo della tragedia aerea Il presidente ucraino VolodymyrZelensky ha dichiarato che intende discutere oggi con ilsegretario di Stato Usa Mike Pompeo della tragedia aerea delBoeing della Ukraine International Airlines schiantatosi l'8 gennaio poco dopo il decollo dall'aeroporto di Teheran.

L'aereo potrebbe essere stato abbattuto per errore da un missile anti-aereo iraniano, Teheran respingeperò le accuse. Teheran nega: "Voci senza senso" Secondo il responsabile dell'aviazione civile e viceministro dei Trasporti Ali Abedzadeh, "diversi voli interni e internazionali volavano nello spazio aereo iraniano nello stesso momento alla stessa altitudine" e non hanno avuto problemi.

"L'aereo, che all'inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell'aeroporto, ha virato a destra a causa di un problema e stava tornando all'aeroporto nel momento dell'incidente", sostengono gli esperti di Teheran. Francia pronta a mettere disposizione "competenze"

La Francia e' pronta a mettere a disposizione le sue competenze tecniche nell'inchiesta sul disastro aereo del Boeing ucraino, a Teheran, se le autorita' iraniane faranno una richiesta in tal senso. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian. "La Francia e' disponibile a fornire le competenze necessarie", ha detto il capo della diplomazia francese, intervistato dall'emittente Rtl. Il responsabile di Quai d'Orsay ha tuttavia precisato che "al momento" non c'e' stata alcuna richiesta in tal senso. E chiede al Canada le informazioni di intelligence sull'aereo L'Iran ha chiesto al Canada di fornire le sue informazioni sull'aereo. Lo riferisce un comunicato ufficiale. Il ministero degli Esteri iraniano ha invitato inoltre la Boeing a "partecipare" all'inchiesta sull'accaduto. Gli Stati Uniti parteciperanno alle indagini su l'invito dalle autorità iraniane. Lo ha reso noto il National Transportation Safety Board (Ntsb) statunitense.  Ma le ombre restano pesanti, anche perché la Repubblica islamica continua a negare le scatole nere alla Boeing, limitandosi a dire che se fosse necessario alle indagini si rivolgerebbe alla Francia o ad altri Paesi. Insieme agli 007 di Washington, Baghdad e Ottawa, anche una fonte del Pentagono citata da Newsweek sostiene che l'aereo è stato colpito da un missile terra-aria Tor M-1 di fabbricazione russa, noto presso la Nato come SA-15 Gauntlet.

La batteria anti-aerea iraniana era in allerta per possibili risposte ai raid appena compiuti contro gli obiettivi americani. Fonti della Cbs riferiscono inoltre che l'intelligence Usa avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, seguiti poco dopo da un'esplosione. Del resto, già nelle prime ore dopo la caduta del volo PS752 la dinamica aveva sollevato dubbi tra gli esperti, visto che il decollo era avvenuto in modo regolare e il Boeing 737 sarebbe in grado di volare anche con un solo motore. Il velivolo aveva appena tre anni, i piloti erano esperti e le condizioni di visibilità e atmosferiche risultavano buone. Tecnici ucraini a Teheran Un team di tecnici ucraini è giunto a Teheran per partecipare all'inchiesta con le autorità locali. Tra questi ci sono anche esperti che si erano occupati del volo della Malaysia Arlines MH17 abbattuto da un missile nei cieli ucraini nel 2014, provocando 298 morti. Secondo il segretario del Consiglio di difesa e di sicurezza di Kiev, Oleksiy Danilov, non è possibile escludere la collisione con un missile o un altro oggetto volante, ad esempio un drone. Ma non si mette ancora da parte l'ipotesi di un'esplosione a bordo a seguito di "un atto di terrorismo".

"Scopriremo la verità svolgendo un'indagine dettagliata e indipendente", ha promesso il presidente ucraino Volodimir Zelenski, definendo "una priorità" l'accertamento delle cause. Kiev ha invitato la Gran Bretagna a unirsi alle indagini, come già fatto dall'Iran con Canada e Svezia, due trai Paesi più colpiti dalla tragedia. In un colloquio tra i rispettivi ministri degli Esteri, il Canada ha invocato la massima trasparenza di fronte alle "molte domande che dovranno trovare risposta". Sul sito del New York Times il video del momento in cui l'aereo viene colpito, qualche secondo dopo lo schianto. Il sito precisa che le verifiche fatte sul video hanno trovato corrispondenza su posizione, altitudine e direzione dell'aereo ucraino nel momento del disastro e che sono in arrivo ulteriori dettagli.


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