Isernia vuole l'Abruzzo: raccolte 5.000 firme per cambiare la storia

14 Novembre 2024   08:32  

Una raccolta di oltre cinquemila firme per la riunificazione della Provincia di Isernia all'Abruzzo: un passo verso un futuro amministrativo diverso, spinto dal desiderio di cambiamento della comunità.

Il comitato promotore ha reso noto che, a partire da febbraio 2024, sono state raccolte più di cinquemila adesioni nei 52 comuni della provincia di Isernia. L'obiettivo è chiaro: indire un referendum per decidere sulla possibile riunificazione con l'Abruzzo, regione dalla quale l'area si separò nel 1963, dando origine alla provincia di Isernia nel 1970. Un ritorno alle origini che rappresenta un movimento dal basso, carico di speranze per una nuova gestione territoriale.

Le firme raccolte saranno ora sottoposte all'esame della Provincia di Isernia, che ha il compito di trasmettere tutta la documentazione alla Corte di Cassazione per verificare la correttezza della richiesta. In caso di validazione, il Governo sarà chiamato a organizzare un referendum che coinvolgerà circa 70mila elettori della provincia, su una popolazione complessiva di poco meno di 80mila residenti.

Le ragioni di questa spinta verso la riunificazione sono molteplici. La provincia di Isernia ha sofferto per anni di difficoltà economiche, debiti crescenti e continui problemi infrastrutturali. A queste criticità si aggiungono il calo demografico e una progressiva disaffezione alle urne, sintomi di un malcontento radicato. Secondo i sostenitori del movimento referendario, l'unione con l'Abruzzo potrebbe rappresentare una svolta positiva e offrire nuove prospettive di sviluppo e stabilità, difficili da trovare all'interno della sola Regione Molise.

Il comitato promotore sottolinea come questa iniziativa non solo risponda a un desiderio di cambiamento, ma metta in luce la fragilità amministrativa del Molise, che, senza la provincia di Isernia, vedrebbe ridursi le sue capacità di autogestione. La Regione Abruzzo, con un contesto economico più solido, potrebbe garantire un migliore accesso ai servizi pubblici e favorire uno sviluppo infrastrutturale più efficace.

L'idea di una possibile riunificazione, benché controversa, apre uno spiraglio per una discussione più ampia sulle condizioni del territorio e sulla necessità di soluzioni innovative per contrastare il declino socio-economico. Con l'attesa per l'esito della verifica della Cassazione, l'attenzione rimane alta e il futuro della provincia di Isernia sembra appeso a una decisione cruciale.

 


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