Isolatori sismici del C.A.S.E., indagini Procura ad una svolta?

11 Gennaio 2011   14:29  

Prosegue senza sosta il lavoro della Procura della Repubblica dell'Aquila. A finire sotto la lente di ingrandimento, questa volta, sono gli isolatori sismici montati sotto le abitazioni della new town alle porte del capoluogo di regione.
 
Si moltiplicano le voci di imminienti avvisi di garanzia, nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica dell'Aquila che vuol fare piena luce sulla fornitura di oltre settemila isolatori simici utilizzati per la realizzazione di 185 palazzine del Progetto CASE, costati circa 13milioni di euro, che hanno dato riparo a 17mila sfollati.

I settemila isolatori sismici installati nelle palazzine del dopo sisma, secondo una denuncia inviata all'Ufficio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal titolare di una impresa concorrente,che ha partecipato alla gara d'appalto , non sarebbero ancora provvisti dei certificati di omologazione e degli attestati di qualificazione, pertanto risulterebbero illegali e non in regola.

Le strutture sarebbero state realizzate grazie all'intervento della Protezione civile che ha gestito la fase del post terremoto.
L'accusa si baserebbe su un dossier del Gico della Guardia di Finanza de L’Aquila, con all’interno decine di documenti sequestrati sia presso il dipartimento della Protezione Civile che del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Nei mesi scorsi il capogruppo in Consiglio regionale dell'Idv Carlo Costantini aveva sollevato un presunto conflitto di interessi in quanto il professor Calvi, direttore dei lavori del progetto Case è anche direttore dell’Istituto Eucentre di Pavia, fondato dalla Protezione civile, che avrebbe tra i suoi partner anche due società aggiudicatarie dell’appalto degli alloggi antisismici.


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