La fiducia dei consumatori scende ancora: ad agosto l'indice arretra a 101,9 da 104,4, registrando il terzo calo consecutivo. Per trovare un valore più basso bisogna tornare a marzo (101,8).
Lo rileva l'Istat, che spiega come il peggioramento sia diffuso, ma a cedere più punti è il clima economico, sulla situazione del Paese.
Quelle che si sta per concldere è stata un'estate 'nera' gli italiani, secondo l'Istat, hanno progressivamente limatoi loro consumi, dopo i balzi di marzo, aprile e maggio, l'ottimismo non ha fatto altro che scemare.
Giugno, luglio e agosto hanno rispettivamente segnato tre cali consecutivi. Ma è proprio il mese in corso che ha accelerato la discesa (-2,5 punti), portandoci indietro di quasi mezzo anno. L'indice si è infatti fermato a 101,9, tanto che per trovare un valore più basso bisogna tornare indietro a marzo(101,8).
I dati rilevati dall' Istat sulla fiducia dei consumatori ''fanno temere un autunno nero sul fronte dei consumi degli italiani'', ad affermarlo è il Codacons, commentando i numeri forniti dall'istituto di statistica.
"L'indice sulla fiducia dei consumatori e' fortemente indicativo della propensione all'acquisto delle famiglie - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Se non c'è fiducia i cittadini saranno portati a rimandare gli acquisti a tempi migliori e a ridurre all'indispensabile i propri consumi.
Per tale motivo, alla luce dei dati Istat, prevediamo un autunno nero sul fronte delle vendite e dei consumi, con una ulteriore riduzione che danneggerà fortemente il commercio già messo a dura prova dai tagli operati dalle famiglie italiane".