Istat, in Italia 3,8 mln stranieri non comunitari regolari (+3%)

05 Agosto 2014   11:45  

I cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia al primo gennaio 2014 sono 3.874.726, il 3% in piu' (110mila unita') rispetto all'anno precedente. I dati, forniti dal ministero dell'Interno, sono elaborati in un report dell'Istat.

I paesi di cittadinanza piu' rappresentati sono Marocco (524.775), Albania (502.546), Cina (320.794), Ucraina (233.726) e Filippine (165.783): tali 5 paesi rappresentano il 45,1% del totale dei cittadini non comunitari presenti. Il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti sono minori.

Tra le prime dieci cittadinanze per numero di presenze, la comunita' cinese e' quella che ha fatto registrare il maggiore incremento in termini assoluti (oltre 16mila unita') con una variazione percentuale del 5,3%.

Le donne rappresentano il 49,2% della presenza, ma la componente femminile e' tradizionalmente molto variabile a seconda delle collettivita' considerate: prevalente per Ucraina (79,9%) e Moldova (67,1%), in netta minoranza per Bangladesh (28,4%) ed Egitto (29,5%).

Si conferma in costante crescita il numero dei soggiornanti di lungo periodo, di persone cioe' con un permesso a tempo indeterminato: nel 2013 erano 2.045.662 (54,3% sul totale dei cittadini non comunitari presenti), nel 2014 sono 2.179.607 (il 56,3% della presenza regolare).

Il centro-nord si conferma area privilegiata di presenza: quasi il 37% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti ha un permesso rilasciato o rinnovato nel nord-ovest, il 27,9% nel nord-est e il 23,2% al centro; meno del 12% ha un permesso rilasciato o rinnovato nel Mezzogiorno.

La regione in cui si collocano prevalentemente gli stranieri non comunitari e' la Lombardia (26,5%), seguita da Emilia-Romagna (12,1%) e Veneto (11,5%). Le province nelle quali si concentra la presenza non comunitaria sono Milano, Roma, Brescia, Torino, Bergamo e Firenze.

In lieve flessione il numero di nuovi permessi di soggiorno concessi: durante il 2013 ne sono stati rilasciati 255.646, il 3,2% in meno rispetto all'anno precedente. Il calo dei nuovi arrivi ha interessato le donne (-5,0%) piu' degli uomini (-1,4%). Rispetto al 2012 aumentano le nuove concessioni di permessi per lavoro (+19,3%), mentre diminuiscono i permessi per famiglia (-10%), quelli per studio (-12%) e quelli per asilo/motivi umanitari (-16,5%). A testimonianza di migrazioni che corrispondono spesso a progetti di vita, oltre l'82% dei cittadini non comunitari regolarizzati durante il 2003 e' ancora regolarmente presente a gennaio del 2014: quasi l'80% dei regolarizzati durante il 2003 (anno della "grande regolarizzazione") rimasti nel nostro Paese ha convertito l'iniziale permesso con scadenza in uno di lungo periodo.

Continua a crescere la quota di "nuovi" italiani: nel 2012 si sono registrate 65.383 acquisizioni di cittadinanza, il 91,9% delle quali ha riguardato persone che avevano in precedenza la cittadinanza di un paese non comunitario. Hanno acquisito la cittadinanza italiana soprattutto marocchini (14.728) e albanesi (9.493).

Sempre nel 2012, le acquisizioni di cittadinanza per residenza da parte di persone originarie di paesi non comunitari sono state 22.844 (38%), quelle per matrimonio 17.835 (29,7%).Per le donne il matrimonio resta la modalita' largamente prevalente per l'accesso alla cittadinanza: il 47% del totale per la popolazione femminile, solo l'11,2% per quella maschile.


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